A partire da gennaio 2025, la cassa integrazione colpirà il sito di Stellantis a Termoli, in provincia di Campobasso. L’azienda automobilistica ha informato i sindacati durante il comitato esecutivo di stabilimento che si ricorrerà a misure di ammortizzatori sociali a causa di una situazione di emergenza. Questo provvedimento interesserà non solo il reparto Gse, ma anche il settore motore fire, che vedrà un periodo di fermo temporaneo, aggiungendo ulteriore preoccupazione per i lavoratori coinvolti.
La cassa integrazione sarà attiva in fasi, a partire dal 13 gennaio fino al 19 gennaio 2025, e poi nuovamente dal 27 gennaio fino al 2 febbraio 2025. In totale, circa 500 lavoratori dovranno affrontare una sospensione temporanea dal lavoro. Questa decisione è stata presa con l’obiettivo di gestire in modo prudente le aree riguardanti il Gse e V6, dove è prevista una contrazione dell’attività produttiva.
Il comparto Gse è già attualmente sotto cassa integrazione, ma la situazione si aggraverà con l’inclusione del settore motori, che si fermerà per come comunicato. Le ragioni di questo provvedimento vanno ricercate in una combinazione di fattori, tra cui l’andamento del mercato e possibili difficoltà produttive. L’inserimento della cassa integrazione nel calendario lavorativo rappresenta quindi un tentativo dell’azienda di affrontare le sfide economiche senza dover ricorrere a licenziamenti.
La situazione di cassa integrazione avrà ripercussioni significative sui lavoratori e sulle loro famiglie. Il timore di un futuro incerto è palpabile, considerando che una parte consistente della forza lavoro del sito di Termoli sarà adesso costretta a subire questa fermata. Stellantis ha già comunicato alle organizzazioni sindacali l’intenzione di mettere in atto queste misure come ultima risorsa e ha espresso l’auspicio di recuperare le prospettive lavorative nei tempi più brevi possibile.
Per il territorio di Termoli, la presenza di Stellantis rappresenta un pilastro economico fondamentale. Le notizie sulla cassa integrazione non solo generano ansia tra i dipendenti, ma si traducono anche in preoccupazioni sui potenziali effetti sull’economia locale, costretta a fare i conti con una minore circolazione di denaro per la sospensione dei salari. La sostenibilità di molte piccole imprese locali potrebbe trovarsi compromessa se la cassa integrazione si prolunga, rendendo vita dura ai commercianti e ai servizi.
Mentre i lavoratori di Stellantis a Termoli si preparano ad affrontare questa fase di cassa integrazione, le organizzazioni sindacali continuano a sollecitare l’azienda per chiarire eventuali margini di recupero e pianificazione futura. È fondamentale che la direzione di Stellantis dia segnali chiari su eventuali strategie per il rilancio della produzione e sul futuro impiego dei lavoratori coinvolti.
La richiesta dei sindacati è di garantire informazioni trasparenti e tempestive, per poter affrontare al meglio un periodo di crisi e per evitare ulteriori incertezze. L’appeal delle fabbriche automotive in Italia continua a essere sotto osservazione, e l’eventualità che situazioni simili possano ripetersi è un tema caldo nei dibattiti nazionali sull’industria automobilistica, che sta vivendo una trasformazione epocale.
Soprattutto, mantenere il dialogo con i lavoratori e le loro rappresentanze sarà cruciale per pianificare le riaperture e il recupero di un settore che riveste ancora un ruolo chiave nell’economia nazionale.