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“Statistiche Istat: Il 40% degli uomini ritiene che una donna possa rifiutare un rapporto sessuale – Dettagli e analisi”
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“Statistiche Istat: Il 40% degli uomini ritiene che una donna possa rifiutare un rapporto sessuale – Dettagli e analisi”

Meno stereotipi di genere, ma ancora strade da percorrere

Secondo i risultati di un’indagine condotta dall’Istat, quasi il 40% degli uomini ritiene che una donna possa rifiutare un rapporto sessuale se non lo desidera veramente, mentre circa il 20% crede che la violenza sia causata dal modo in cui le donne si vestono. Inoltre, il 48,7% degli intervistati ha almeno uno stereotipo sulla violenza sessuale. Questi dati sono stati presentati in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre.

Guardando ai dati degli ultimi cinque anni, si osserva una diminuzione degli stereotipi di genere, ma soprattutto tra le donne, mentre aumenta la differenza di opinioni tra uomini e donne. Le persone più anziane e meno istruite tendono ad avere opinioni più stereotipate, ma anche questo dato è in diminuzione rispetto al 2018.

La persistenza della violenza

L’immagine scelta per accompagnare la ricerca dell’Istat è quella del “ratto di Proserpina”, una statua del Bernini del 1622 che rappresenta uno stupro. Secondo Maria Giuseppina Muratore dell’Istat, la violenza contro le donne persiste perché siamo stati socializzati a considerarla normale. Anche gli stupri commessi dai fidanzati e le violenze fisiche all’interno delle relazioni amorose sono considerate normali. Un altro dato importante emerso dalla ricerca è che la violenza si perpetua: chi ha assistito alla violenza tra i genitori o l’ha subita da bambino ha cinque volte più probabilità di commettere atti di violenza. Allo stesso modo, se una donna ha assistito alla violenza tra i genitori o l’ha subita da bambina, ha cinque volte più probabilità di subire violenza.

La tolleranza verso il controllo

Nonostante l’indagine non sia ancora conclusa, emerge una minore tolleranza verso la violenza all’interno delle relazioni di coppia, in particolare per quanto riguarda il controllo. Solo il 2,3% delle persone ritiene accettabile che un ragazzo schiaffi la sua fidanzata perché ha flirtato con un altro uomo, mentre il 4,3% ritiene accettabile che ci possa essere uno schiaffo ogni tanto in una coppia. Un numero maggiore di persone (10,2%) ritiene accettabile che un uomo controlli abitualmente il cellulare o l’attività sui social network della sua moglie o compagna. Questa idea è condivisa dal 16,1% dei giovani tra i 18 e i 29 anni.

Meno stereotipi, ma ancora presenti

Confrontando la situazione attuale con quella di cinque anni fa, si osserva una diminuzione degli stereotipi di genere. Tuttavia, il miglioramento è soprattutto sul fronte delle opinioni femminili. Gli stereotipi più comuni riguardano il fatto che gli uomini sono meno adatti delle donne a occuparsi delle faccende domestiche, che una donna per essere completa deve avere dei figli, che per l’uomo è più importante avere successo nel lavoro, che è compito delle madri seguire i figli e che è soprattutto l’uomo a dover provvedere alle necessità economiche della famiglia. Stereotipi meno diffusi riguardano il fatto che spetta all’uomo prendere le decisioni più importanti riguardanti la famiglia e che una buona moglie o compagna deve assecondare le idee del proprio marito/compagno anche se non è d’accordo.