Sport e periferie: 39 comuni italiani ricevono fondi per sviluppare infrastrutture sportive

Il bando “Sport e Periferie 2024” destina oltre 46 milioni di euro a 39 comuni italiani per sviluppare infrastrutture sportive, promuovendo inclusione sociale, benessere comunitario e contrasto alla sedentarietà.
Sport e periferie: 39 comuni italiani ricevono fondi per sviluppare infrastrutture sportive - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

A sei mesi dalla pubblicazione del bando “Sport e Periferie 2024”, è stata resa pubblica la graduatoria dei 39 comuni con più di 100.000 abitanti che beneficeranno di contributi governativi. Queste risorse, il cui decreto è in fase di registrazione presso gli organi competenti, sono destinate alla promozione e allo sviluppo di infrastrutture sportive in tutto il territorio nazionale. L’iniziativa si propone di favorire l’inclusione sociale, il benessere delle comunità e il contrasto alla sedentarietà, creando impianti accessibili e sicuri.

Obiettivi del bando “Sport e periferie 2024”

Il bando “Sport e Periferie 2024” si rivolge ai comuni italiani per promuovere lo sviluppo di spazi dedicati all’attività fisica. Questi impianti non solo incentivano la pratica sportiva, ma cercano di sostenere la coesione sociale tra diverse fasce della popolazione. Il governo italiano ha stanziato oltre 46 milioni di euro per supportare questa iniziativa, sottolineando l’importanza delle infrastrutture sportive nel migliorare la qualità della vita dei cittadini. Attraverso questo progetto, si punta a contrastare il degrado urbano e a migliorare il livello di salute della popolazione, incentivando attività sia fisiche che sociali.

Il bando è un passo fondamentale per affrontare una problematica crescente nelle aree metropolitane: l’isolamento e la solitudine. Gli impianti sportivi diventano così luoghi di aggregazione, dove le persone possono incontrarsi e socializzare, creando un legame forte con il proprio territorio. Non si tratta solo di strutture per il fitness, ma di centri sociali vitali per la comunità, che offrono opportunità di interazione per tutti, dai giovani agli anziani.

Il ruolo del governo e le parole del ministro Abodi

Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, ha riconosciuto l’importanza di questi investimenti durante la presentazione della graduatoria. Le sue dichiarazioni mettono in luce come le infrastrutture sportive siano più di semplici edifici, ma piuttosto “centralità capaci di propagare benefici sociali, culturali ed economici”. Sottolinea l’importanza del sostegno alle periferie e a chi vive in contesti più svantaggiati, affermando che “ogni nuova infrastruttura ha un potenziale impatto positivo sui cittadini”.

Il ministro Abodi ha anche menzionato come questi luoghi possano movimentare relazioni sociali, riducendo l’isolamento e contribuendo al benessere psicofisico. Citando l’articolo 33 della Costituzione, ha affermato che la pratica sportiva è un “farmaco naturale” per migliorare la salute pubblica. Questi impianti non devono essere visti solo come centri per l’esercizio fisico, ma come “strumenti chiave per rafforzare il tessuto sociale delle comunità”.

Impatti attesi per le comunità e il futuro delle infrastrutture

Le aspettative derivanti dall’iniziativa “Sport e Periferie 2024” vanno oltre la semplice costruzione di nuovi impianti. Gli effetti attesi includono un incremento nella partecipazione ad attività sportive, una diminuzione della sedentarietà e una maggiore inclusione sociale. Le strutture sportive, da sempre sinonimo di svago e competizione, assumono ora un ruolo cardine nella creazione di comunità più unite e solidali.

Con il supporto del governo, i comuni potranno contribuire a un cambiamento tangibile nei propri territori, non solo per quanto riguarda l’istruzione sportiva, ma anche per aumentare le opportunità per i giovani e le famiglie. L’abilità di questi spazi di attrarre eventi e manifestazioni sportive, oltre a promuovere attività di volontariato, rappresenta un ulteriore aspetto positivo da non sottovalutare. La sfida ora sarà garantire che questi fondi vengano utilizzati con trasparenza e che gli impianti, una volta costruiti, vengano gestiti in modo efficiente per massimizzare i benefici.

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