Caterina De Boni, una pastora transumante
Un libro di 187 pagine, intitolato “Caterina De Boni, a passo di pecora”, pubblicato da edicicloeditore al prezzo di 16 euro, racconta la storia di una pastora che attraversa le montagne e le vallate tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. Nonostante la sua lunghezza, il libro riesce a mantenere l’attenzione del lettore grazie all’autenticità e alla passione che l’autrice, la stessa pastora, trasmette nelle pagine.
Il tono narrativo del libro è semplice ed efficace, a tratti ingenuo, e le descrizioni dei luoghi sono semplici e suggestive. Ma ciò che rende davvero interessante questa storia è la scoperta di un mestiere dimenticato e di un mondo lontano dal mainstream delle grandi città e delle industrie.
Spesso pensiamo che il senso e il significato del mondo si trovino solo nelle grandi interconnessioni delle metropoli, ma il viaggio di Caterina ci mostra che anche le periferie culturali e geografiche hanno la loro importanza. In questo mondo parallelo, lontano dai riflettori della cronaca, fanno notizia eventi come la nascita di una mucca o la scomparsa di una pianta.
Durante il suo viaggio, Caterina incontra personaggi unici e affascinanti, come il mitico cuoco Tussi, il Batifièr che permette ai pastori di parcheggiare vicino a casa sua e il silenzioso Nani Tacia. Ogni anno, Caterina si ritrova a vivere avventure e festeggiamenti insieme a questi personaggi, rendendo il suo viaggio tutto tranne che monotono.
In conclusione, “Caterina De Boni, a passo di pecora” è un libro che riesce a tenere alta l’attenzione del lettore nonostante la sua lunghezza. La storia di questa pastora transumante ci mostra un mondo autentico e affascinante, lontano dalle grandi città e dalle loro interconnessioni. Un mondo che merita di essere scoperto e apprezzato.