Le recenti discussioni sulla sostenibilità mostrano quanto sia fondamentale misurare e valutare l’impatto sociale delle scelte verdi. Solo attraverso questa misurazione è possibile indirizzare i benefici della transizione ecologica verso i cittadini. Con un modello di sviluppo che si concentri sulla gradualità e sull’equità, è cruciale non lasciare indietro nessuno. La necessità di un cambiamento significativo nel modo in cui affrontiamo l’economia verde è più evidente che mai, e la vera prova della sua efficacia si misura nella vita quotidiana delle persone e nelle comunità che ci circondano.
La sostenibilità non può essere considerata solo un obiettivo ambientale, è integralmente legata al modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo come comunità. Marella Caramazza, direttore generale dell’Istud Business School, evidenzia l’importanza di monitorare vari indicatore, tra cui la salute delle comunità, l’accesso a soluzioni green, l’economia circolare e la diversità. Questi parametri contribuiscono a definire come la transizione ecologica possa influenzare le vite delle persone, in particolare quelle più vulnerabili.
Tuttavia, la domanda che angoscia molti è se la transizione ecologica stia rallentando in un periodo caratterizzato da crisi globali e da un’industria europea sempre più in difficoltà. Danilo Bonato, del Direttivo di Erion Compliance Organization, osserva come la riduzione delle emissioni di gas serra in Italia e l’aumento dell’uso di energie rinnovabili siano segnali positivi. Ciò nonostante, Bonato sottolinea l’urgenza di un coinvolgimento più attivo delle imprese nel sostegno al Green Deal europeo, per garantire che le politiche ambientali continuino a progredire e a generare impatti positivi per tutti.
Non affrontare adeguatamente la crisi climatica rappresenta una minaccia per le opportunità future. Valentino Piana, esperto di economia e cambiamenti climatici, fa notare che i fondi disponibili per sostenere la transizione ecologica devono aumentare, passando da miliardi a centinaia di miliardi. Ogni imprenditore dovrebbe essere consapevole delle opportunità che il mercato green offre e cercare di adattare i propri prodotti e servizi per soddisfare queste nuove esigenze. La co-progettazione e l’adattamento ai contesti locali diventano quindi strumenti essenziali per il successo.
Ulteriormente, si prevede che entro il 2026 tutte le imprese dovranno adottare obblighi di rendicontazione per la sostenibilità, gestendo responsabilmente le proprie catene del valore. Paolo Peroni, di Rödl & Partner, chiarisce che queste non sono meri adempimenti normativi, ma scelte strategiche per garantire il valore condiviso e la competitività a lungo termine. Avere una visione strategica della sostenibilità diventa fondamentale per generare vantaggi reali e duraturi.
La parola “crisi” richiama alla necessità di decidere un futuro più sostenibile. Il professor Andrea Farinet della Liuc-Università Cattaneo sottolinea come sia essenziale adottare un approccio che miri all’equilibrio tra umanità e ambiente, per soddisfare le reali necessità degli individui. Un’economia socialmente responsabile favorisce il confronto e la connessione autentica tra le persone.
Questo modello di sviluppo si basa su una partecipazione attiva e collettiva, dove le azioni sostenibili, ambientali, economiche e sociali siano integrate. Massimiliano Braghin di Infinityhub afferma che azioni sinergiche tra diverse aree possono produrre risultati efficaci e soddisfacenti per tutti. La formazione gioca un ruolo cruciale: dai giovani studenti bisogna costruire una cultura della sostenibilità già dalle scuole medie, creando così una generazione consapevole e attenta.
Un esempio concreto di economia circolare arriva da Roberto Sancinelli, presidente di Montello S.p.A., situato nel settore del riciclo di plastica e organico. La plastica viene trasformata in granuli riutilizzabili, mentre l’organico genera energia elettrica e biometano. Riconoscere l’importanza del riciclo diventa essenziale per limitare il consumo di risorse fossili. Sancinelli avverte che l’aumento della plastica vergine porterà a un doppio incremento della plastica nel pianeta entro il 2050.
Riccardo Bani, presidente di Teon, fa notare che la penetrazione delle fonti rinnovabili nel settore termico è drammaticamente bassa. Prima di investire pesantemente nelle auto elettriche, l’adeguamento della rete di riscaldamento attraverso pompe di calore potrebbe generare risparmi significativi e ridurre drasticamente le emissioni. Adottare una transizione ecologica ponderata significa rivedere le scelte senza cadere in contrapposizioni sterili.
L’idea di una saggezza contadina, come citato da Maurizio Guandalini, suggerisce che la conoscenza tradizionale, unita a soluzioni scientifiche, possa affrontare le sfide attuali legate a geoeconomia e geopolitica, sempre più critiche nel controllo delle risorse naturali. La riflessione critica e la volontà di cogliere nuove opportunità sono indispensabili per costruire un futuro sostenibile e resiliente.