Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, ha emesso un’ordinanza per vietare l’apertura di sexy shop e negozi di cannabis o derivati vicino a chiese, scuole e luoghi di aggregazione. Secondo il sindaco, tali attività commerciali potrebbero ledere l’etica, la morale e la sensibilità dei residenti e dei turisti. Sorrento è una meta turistica molto popolare, soprattutto tra gli inglesi, tanto che è stata soprannominata “Sorrentoshire”.
Il divieto non è assoluto, ma mira a proteggere i “luoghi sensibili”. L’ordinanza elenca dettagliatamente questi luoghi, tra cui chiese, cimitero, ospedale, scuole di ogni ordine e grado, parchi giochi, teatri, cinema e luoghi di aggregazione. È vietata l’apertura di negozi di cannabis, sexy shop e attività simili entro una distanza di 200 metri da questi luoghi. È vietata anche la vendita di articoli correlati a tali negozi, anche se congiuntamente a prodotti di altri settori merceologici, così come ogni forma di pubblicità .
La distanza di 200 metri è calcolata lungo i percorsi pedonali, il che significa che sarà impossibile aprire un negozio di cannabis o sexy shop nell’intero centro di Sorrento, considerando la posizione delle scuole, delle chiese, dei parchi e degli altri “luoghi sensibili” individuati dal sindaco. Coloro che desiderano intraprendere tali attività dovranno farlo in periferia.
L’obiettivo principale dell’ordinanza è garantire il pubblico decoro, il buon costume e l’ordine pubblico, nonché tutelare la sensibilità dei residenti e dei minori. Il sindaco ha sottolineato che le possibili ripercussioni dell’apertura di tali negozi non riguardano solo l’etica e la morale, ma anche il benessere psico-fisico dei cittadini.