Come si evolverebbe il voto oggi? Il sondaggio politico più recente condotto da Swg per il Tg La7 fornisce una risposta. Secondo i risultati, il consenso per il primo partito Fratelli d’Italia è rimasto praticamente stabile, con un calo di soli 0,1 punti percentuali rispetto alla settimana precedente. Anche il Partito Democratico registra un calo dello 0,3%. Al contrario, il Movimento Cinque Stelle, la Lega e Forza Italia registrano un aumento rispettivamente dello 0,4%, dello 0,2% e dello 0,2%.
I dati dettagliati mostrano che questa settimana Fratelli d’Italia ha ottenuto il 29,0% delle preferenze, il Partito Democratico il 19,4% e il Movimento Cinque Stelle il 16,6%. La Lega si attesta al 9,6%, Forza Italia al 6,9%, Azione al 3,7% (-0,2%), Verdi e Sinistra al 3,5% (-0,1%). Altri partiti includono Italia Viva al 3,1% (+0,1%), +Europa al 2,8% (+0,3%), Per l’Italia con Paragone al 1,7% (-0,2%), Unione Popolare stabile all’1,2%, Noi Moderati al 1,0% (-0,1%) e altre liste al 1,5% (-0,2%). Infine, la percentuale di coloro che non desiderano esprimere una preferenza è diminuita significativamente, passando dal 45% al 41%.
Risultati del sondaggio politico – Secondo l’ultimo sondaggio politico condotto da Swg per il Tg La7, i risultati mostrano una stabilità nel consenso per Fratelli d’Italia, con un leggero calo dello 0,1%. Allo stesso tempo, il Partito Democratico registra un calo dello 0,3%. D’altra parte, il Movimento Cinque Stelle, la Lega e Forza Italia vedono un aumento delle preferenze, rispettivamente dello 0,4%, dello 0,2% e dello 0,2%. Nel dettaglio, Fratelli d’Italia ottiene il 29,0% delle preferenze, il Partito Democratico il 19,4% e il Movimento Cinque Stelle il 16,6%. La Lega si attesta al 9,6%, Forza Italia al 6,9%, Azione al 3,7% (-0,2%), Verdi e Sinistra al 3,5% (-0,1%). Altri partiti includono Italia Viva al 3,1% (+0,1%), +Europa al 2,8% (+0,3%), Per l’Italia con Paragone al 1,7% (-0,2%), Unione Popolare stabile all’1,2%, Noi Moderati al 1,0% (-0,1%) e altre liste al 1,5% (-0,2%). Infine, la percentuale di coloro che non desiderano esprimere una preferenza è diminuita significativamente, passando dal 45% al 41%.