Solidarietà radicata: Montano aiuta Casamicciola dopo il terremoto

La solidarietà di Montiano verso Casamicciola dopo il terremoto del 1883

La solidarietà è un valore che affonda le sue radici nel cuore delle comunità, come dimostra un documento storico del Comune di Montiano, un piccolo paese sulle colline di Cesena. Questa comunità romagnola fu coinvolta nella terribile alluvione della scorsa primavera, che causò ingenti danni in numerosi comuni, anche nell’entroterra, a causa di frane e smottamenti. Era il 30 luglio 1883, un lunedì mattina, quando il sindaco Teopompo Magni convocò d’urgenza la giunta comunale. La decisione unanime fu quella di destinare la somma di 100 lire, con l’effige di Re Umberto I, a favore della popolazione di Casamicciola, colpita da un disastroso terremoto la sera del 28 luglio 1883. L’epicentro del sisma raggiunse il decimo grado della scala Mercalli, causando la morte di 2313 persone, di cui 1784 solo nel comune di Casamicciola, che contava all’epoca circa 4300 abitanti. La grande devastazione dell’isola di Ischia suscitò una notevole ondata di solidarietà in tutto il regno, e la comunità di Montiano si unì a questo movimento di aiuto. A scoprire il documento è stato il giornalista e studioso del territorio, Vincenzo Marano. La motivazione ufficiale riportata nel documento recitava: “Il sindaco comunica, con sommo dolore e tristezza, l’annuncio che alle ore 21,30 di sabato 28 corrente, un terribile terremoto, senza precedenti nella storia, ha colpito e sconvolto l’intera nazione, abbattendo letteralmente la popolazione di Casamicciola.” La somma di 100 lire fu prelevata dal fondo destinato alle “opere impreviste” su un bilancio totale di circa 3000 lire. Inoltre, si promosse una sottoscrizione tra i privati, il cui contributo fu inviato successivamente alla popolazione di Ischia.

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