L’operazione condotta dalla Polizia Stradale di Savona ha portato alla luce un’importante organizzazione criminale attiva nella fornitura illecita di patenti di guida. Grazie agli sforzi della squadra di polizia giudiziaria, sono stati identificati e arrestati i membri di una banda ben strutturata, che operava nel savonese e oltre i confini regionali. L’inchiesta ha rivelato la complessità delle operazioni, che coinvolgevano intermediari e pratiche burocratiche facili, destinate a eludere il corretto processo di ottenimento della patente.
L’organizzazione smantellata aveva una struttura gerarchica definita, con un capo noto nel settore delle autoscuole del ponente ligure. Questi non solo gestiva le operazioni al vertice, ma si avvaleva di diverse figure professionali con ruoli distinti. Tra questi figuravano i “suggeritori”, che fornivano assistenza ai candidati per affrontare gli esami teorici. Gli intermediari erano responsabili di attrarre clienti, mentre altri membri curavano gli aspetti logistici, assicurandosi che i materiali elettronici necessari per comunicare con i candidati fossero disponibili. Questi dispositivi permettevano l’invio di risposte corrette ai quiz ministeriali, rendendo il processo di esame decisamente più semplice e veloce rispetto alle normali procedure.
Un ruolo cruciale era svolto da una nota autoscuola savonese, che, ignara dell’attività illecita che avveniva al suo interno, veniva utilizzata come strumento per facilitare pratiche burocratiche necessarie per il conseguimento delle patenti. L’organizzazione criminale ha, infatti, creato una sorta di monopolio all’interno della provincia, attraendo interessati anche da fuori regione e consentendo a soggetti con difficoltà linguistiche di superare gli esami teorici, un aspetto che ha fatto emergere ulteriori problematiche legate alle competenze richieste per la guida.
Il blitz della Polizia Stradale ha portato all’arresto di tre componenti del sodalizio, attualmente sottoposti a custodia cautelare e già in fase di patteggiamento. Le indagini, approfondite e meticolose, si sono concentrate sull’intera rete creata dall’organizzazione, puntando non solo sull’arresto dei membri coinvolti nell’esame e nel rilascio delle patenti, ma anche sui fruitori del servizio illecito. Questi ultimi sono stati denunciati per falsa attribuzione di opere altrui, potendo così incorrere nel ritiro definitivo delle patenti conseguiti tramite il sistema fraudolento.
La provincia di Savona ha responso ai reati emersi emettendo provvedimenti di sospensione dalle mansioni di istruttore alla guida per due individui che avevano precedentemente esercitato regolarmente. Questa azione mostra una chiara volontà di combattere attività illegali legate alla formazione per la guida e di garantire la sicurezza stradale. La Polizia Stradale ha manifestato il proprio impegno nel procedere con ulteriori indagini per identificare e perseguire eventuali altri membri dell’associazione criminale.
Oltre alla gestione illecita delle patenti, le indagini hanno rivelato pratiche fraudolente più ampie, tra cui una truffa ai danni di un anziano, agendo quindi su più fronti rispetto alla sola questione delle patenti di guida. L’impatto sociale è sicuramente notevole, considerata l’influenza negativa di tali attività sulla sicurezza stradale e sulle normative vigenti. La Polizia ha messo in luce la necessità di rafforzare il contrasto a queste pratiche e di garantire un esame rigoroso e affidabile per tutti i candidati, affinché si possa preservare l’integrità delle istituzioni preposte al rilascio delle patenti.
Il monitoraggio di tali attività rimane alto, con le forze dell’ordine pronte a intervenire per interrompere flussi di irregolarità e mantenere un controllo attivo su tutte le autoscuole operanti nel territorio, affinché episodi simili non si verifichino più in futuro.
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