La Nazionale italiana di sitting volley ha scritto una nuova pagina nella storia di questo sport, vincendo i Campionati Europei contro la Slovenia con un punteggio di 3-1. Questa è la prima volta che l’Italia si laurea campione d’Europa in questa disciplina. Grazie a questa vittoria, le azzurre hanno anche ottenuto il pass per i Giochi Paralimpici di Parigi 2024.
Un successo straordinario per la Nazionale italiana
La squadra guidata da Amauri Ribeiro ha concluso il torneo senza subire sconfitte, ottenendo così la terza medaglia consecutiva nella rassegna continentale. Dopo le due medaglie d’argento conquistate nelle edizioni del 2019 e del 2021, l’Italia si è finalmente aggiudicata l’oro.
Un titolo continentale che mancava nella bacheca federale
Con questa vittoria, la Federazione Italiana Pallavolo ha completato il suo palmares continentale, aggiudicandosi il titolo europeo anche nella disciplina del sitting volley. Dopo aver trionfato nell’indoor e nel beach volley, l’Italia può ora vantare successi in tutte e tre le categorie.
Un risultato storico per il movimento paralimpico italiano
Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, ha elogiato il successo della Nazionale femminile di sitting volley, definendolo un risultato straordinario che entra di diritto nella storia di questa disciplina e del movimento paralimpico italiano. Questo è il primo oro conquistato dalle ragazze in questa competizione, confermando il loro ruolo di protagoniste a livello internazionale.
L’accesso ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024
La vittoria degli Europei non solo ha regalato all’Italia il titolo continentale, ma ha anche garantito alla Squadra azzurra l’accesso ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Un trionfo che assume un valore doppio per le giocatrici e per tutto lo staff azzurro.
Un plauso alla Federazione Italiana Pallavolo
Il Presidente Giuseppe Manfredi e tutta la Federvolley sono stati elogiati per il loro impegno e la loro dedizione nel supporto alla Nazionale di sitting volley. Sin dal 2013, la Federazione ha creduto in questo progetto e ha lavorato con passione per far crescere questa disciplina all’interno del movimento paralimpico italiano.