a cura di Roberto e Cesare Tamborini
Strapiombi da brividi, tornanti da far venire il mal di mare anche ad un marinaio esperto o manti stradali a dir poco impraticabili sono le caratteristiche delle cosiddette “strade da brividi”; presenti in tutto il mondo ne abbiamo selezionate alcune, adatte a tutti i “gusti”.
Nel nord dell’India c’è una delle strade più pericolose al mondo: la Manali Road, che collega Shimla a Manali. Oltre 400 chilometri lungo i quali si incontra di tutto e di più, tranne che la sicurezza: strapiombi spaventosi, frane improvvise che occupano buona parte della carreggiata ed un numero interminabile di curve a gomito da mettere i brividi anche ai piloti di rally. Chiunque volesse percorrerla sappia che avrà davanti a sé un viaggio da incubo della durata di sei interminabili ore!
Nella lontana e sterminata Siberia vi potete imbattere invece in quello che viene comunemente chiamato come il “Ponte più pericoloso del mondo”; è il Kuandinsky Bridge, che in realtà non è un vero ponte stradale, bensì un attraversamento ferroviario di 570 metri mai usato per il passaggio dei treni e divenuto oggi una sorta di attrazione turistica. Ufficialmente non è aperto al traffico automobilistico e la quasi totale assenza di manutenzione, oltre alla mancanza di parapetti, farebbe pensare che nessuno abbia il coraggio di passarci con la propria vettura. Ma mai dire mai, perché ogni anno numerosi sono i coraggiosi che ci provano, sfidando il brivido nel vedere le gelide acque ghiacciate sottostanti ed un vento talmente forte da consigliare agli automobilisti di aprire i finestrini della vettura per opporre meno resistenza possibile alle folate.
Se vi trovate in Cina e avete fegato da vendere allora il Guoliang Tunnel fa per voi; costruito negli anni ’70, prevalentemente solo con martelli e scalpelli, collega lo sperduto villaggio di Guoliang al resto del mondo e deve la sua fama per essere conosciuto come il tunnel che “non tollera errori”. In poco più di un chilometro troverete pendenze estreme, curve impressionanti e un livello di sicurezza pari a zero, rendendo quindi questa galleria una delle più rischiose del mondo e capace di attirare turisti che la considerano come una sorta di montagna russa tra le vette.
El camino de la Muerte è il soprannome della strada più pericolosa del pianeta e, considerato il nome, c’è poco da aggiungere; qui si registrano tra le duecento e le trecento vittime ogni anno lungo. Il nome ufficiale? North Yungas Road, che detto così sembra appartenere ad una tranquilla via di campagna. Invece collega la capitale della Bolivia, La Paz, alla città di Coroico con cinquantasei chilometri di terrore, caratterizzati da un fondo stradale sterrato e stretto, pendenze da capogiro e assoluta mancanza di protezioni. E se non bastasse, anche il meteo ci mette del suo, a causa di improvvisi e pericolosissimi banchi di nebbia e di frequenti e abbondanti precipitazioni. Nonostante in tempi recenti sia stata costruita una strada più sicura, El Camino de la Muerte è ancora aperto al traffico e attira sempre più curiosi, in particolare cicloturisti.
In Francia c’è addirittura una strada che scompare. È il Passage Du Gois, che collega l’isola di Noirmoutier alla terra ferma. L’estrema pericolosità di incamminarsi lungo questa via è causata dall’altra marea, che può arrivare improvvisamente e sommergere tutto. A questo si aggiunge il pericolo di un fondo stradale in condizioni critiche del fondo stradale. La possibilità che la strada venga sommersa repentinamente ha portato, negli anni, all’installazione di palafitte che consentono ai malcapitati di salirci sopra in attesa dei soccorsi.
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