Durante una recente intervista nello show ‘Let’s Talk Off Camera’ con Kelly Ripa, l’attrice Sharon Stone ha svelato un episodio di molestia sessuale subito negli anni ’80 da un ex capo della Sony Pictures. L’incontro avvenne nell’ufficio dell’uomo, di cui non viene rivelato il nome, e durante la conversazione egli iniziò a fare lusinghe alla Stone. Poi, avvicinandosi sempre di più, le mostrò il suo organo genitale. La Stone, giovane e nervosa, reagì con una risata isterica e contemporaneamente con le lacrime agli occhi. L’uomo, imbarazzato, si richiuse i pantaloni e uscì dall’ufficio. La Stone rimase lì fino a quando una segretaria le indicò l’uscita.
L’attrice ha sottolineato che questi episodi erano comuni negli anni ’80 e che era difficile per le donne reagire in quel contesto. Nel gennaio 2018, durante l’era del movimento #MeToo, le fu chiesto se aveva subito molestie o aggressioni sessuali. Sebbene non abbia fornito dettagli specifici, la sua risposta lasciò poco spazio all’immaginazione: “Sono nel settore da 40 anni, riesci ad immaginare com’era? Ne ho viste di tutte”.
È importante ricordare che nel 2011, un giudice impose a Jon Peters, ex presidente della Sony Pictures, di pagare un risarcimento di 3,3 milioni di dollari a un’ex assistente che lo aveva accusato di molestie sessuali. La Stone non ha confermato se l’uomo coinvolto nel suo caso sia lo stesso.
Queste rivelazioni di Sharon Stone si aggiungono alle numerose testimonianze di abusi sessuali nel mondo dello spettacolo, che hanno portato alla luce il problema diffuso di molestie e discriminazioni di genere. La sua voce si unisce a quelle di molte altre donne che cercano giustizia e cambiamento in un settore che spesso ha ignorato o minimizzato tali comportamenti.