Durante una recente intervista nello show ‘Let’s Talk Off Camera’ con Kelly Ripa, l’attrice Sharon Stone ha rivelato di essere stata vittima di molestie sessuali da parte di un ex capo della Sony Pictures negli anni ’80, all’inizio della sua carriera. Sebbene non abbia rivelato il nome dell’uomo coinvolto, è noto che la Sony Pictures, fondata nel 1987, aveva come presidenti Peter Guber e Jon Peters. Quest’ultimo è stato successivamente condannato a pagare un risarcimento di 3,3 milioni di dollari a un’ex assistente che lo aveva accusato di molestie sessuali.
Stone ha raccontato di essere stata invitata nell’ufficio del capo della Sony, dove l’uomo ha iniziato a farle dei complimenti e si è avvicinato sempre di più a lei, esibendo il suo organo genitale. Nonostante fosse giovane e nervosa, l’attrice ha reagito con una risata isterica e contemporaneamente con le lacrime agli occhi. L’uomo, imbarazzato, si è rimesso i pantaloni e ha lasciato l’ufficio attraverso una porta dietro la sua scrivania. Stone è rimasta lì fino a quando una segretaria le ha mostrato l’uscita.
Durante l’intervista, Stone ha sottolineato che questi episodi erano comuni negli anni ’80. Inoltre, nel gennaio 2018, durante il movimento #MeToo, le fu chiesto se avesse subito molestie o aggressioni sessuali. Sebbene non abbia fornito dettagli specifici, la sua risposta ha lasciato poco spazio all’immaginazione: “Sono nel settore da 40 anni, puoi immaginare come era? Ne ho viste di tutti i tipi”.
Questo nuovo racconto di Stone mette in luce ancora una volta il problema delle molestie sessuali nell’industria dell’intrattenimento e la necessità di combattere questa forma di abuso di potere. La sua testimonianza coraggiosa potrebbe ispirare altre vittime a parlare e contribuire a creare un ambiente più sicuro e rispettoso per tutti.