Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, ha commentato la possibilità che il Ministero della Cultura possa acquistare un disegno attribuito erroneamente a Leonardo da Vinci. Secondo Sgarbi, il disegno non è opera del famoso artista italiano e solo “qualche cieco, se non malintenzionato, ha attribuito a Leonardo da Vinci”.
Il disegno, che si trova attualmente in Francia, potrebbe finire all’asta. Il proprietario dell’opera, un medico che l’ha ritrovata tra le carte di suo nonno defunto, si sarebbe rifiutato di venderlo al Louvre. Questo ha riaccendendo le speranze di un possibile acquisto da parte dell’Italia, che sta già pensando a possibili luoghi di esposizione come Milano, Brera o palazzo Citterio.
Sgarbi critica l’idea di acquistare il disegno, sottolineando che il Ministero della Cultura dovrebbe essere competente e prudente nel salvaguardare la reputazione dell’Italia. Secondo il critico d’arte, non c’è modo migliore per rappresentare un vero conflitto d’interessi che pensare di acquistare con soldi pubblici un modesto disegno erroneamente attribuito a Leonardo da Vinci.
Sgarbi sostiene che il disegno non vale i 10 milioni di euro che si dice siano stati offerti dal Louvre al proprietario. Secondo lui, questa offerta non è mai esistita e il disinteresse delle vere autorità politiche e culturali francesi è dimostrato dal fatto che hanno autorizzato l’esportazione del disegno senza rimpianti.
Sgarbi conclude affermando che sarebbe sprovveduto acquistare il disegno, anche a un centesimo della cifra richiesta, poiché non è opera di Leonardo da Vinci ed è di qualità mediocre.
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