Il dibattito sulla sanità in Italia si fa sempre più acceso, con il Governo che ha recentemente cercato di affrontare il problema della scarsità di fondi destinati al Servizio Sanitario Nazionale. Le parole di Michele Vietti, presidente dell’Associazione Coordinamento Ospedalità Privata , sono un chiaro campanello d’allarme. In occasione degli Stati Generali ACOP, Vietti ha sottolineato quanto il recente intervento legislativo sia appena sufficiente a fronteggiare l’inflazione e gli aumenti contrattuali, lasciando ancora aperte moltissime questioni.
Sottocapitalizzazione della sanità italiana
Negli ultimi anni, la spesa sanitaria italiana è rimasta ben al di sotto degli standard europei. Vietti ha evidenziato come, in proporzione al Prodotto Interno Lordo , l’Italia si trovi a gestire una delle spese sanitarie più basse d’Europa. Questa situazione è da considerarsi intollerabile, soprattutto in un paese come il nostro, dove il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione. In un contesto di crescente pressione economica, è cruciale capire che il diritto alla salute non può essere messo in secondo piano in nome di misure di austerità.
La Corte Costituzionale ha recentemente ribadito questa necessità nella sua sentenza riguardante l’autonomia differenziata, affermando l’importanza di garantire livelli essenziali di assistenza a tutti i cittadini. La spesa sanitaria deve quindi essere aumentata, non solo in risposta alle necessità emergenti, ma anche per garantire un sistema che funzioni in modo adeguato e che risponda efficacemente alle esigenze della popolazione.
Il problema degli sprechi e delle inefficienze
Vietti non si è limitato a denunciare la scarsità di fondi, ma ha anche puntato l’attenzione sugli sprechi e le inefficienze che affliggono il sistema. Una delle principali problematiche che i cittadini si trovano a dover affrontare è rappresentata dalle liste d’attesa, che spesso si allungano a dismisura, costringendo i pazienti a cercare cure altrove o a rinunciare alla sanità pubblica.
Una gestione più oculata dei fondi e delle risorse disponibili è quindi fondamentale per migliorare l’efficienza del sistema sanitario. Vietti ha chiesto esplicitamente di eliminare le disfunzioni che si registrano attualmente, sottolineando come la riorganizzazione delle strutture e della gestione delle risorse possa rappresentare uno strumento utile per garantire un servizio di qualità a tutti i cittadini.
Richieste e aspettative per il futuro
Le parole di Vietti sono chiari indicatori di una realtà che richiede attenzione e interventi immediati. La richiesta primaria è quella di aumentare la spesa sanitaria, ma è altrettanto decisivo rivedere l’allocazione delle risorse e fissare obiettivi concreti per ridurre gli sprechi. È essenziale che il Governo prenda in seria considerazione queste istanze per migliorare il Servizio Sanitario Nazionale.
In questo contesto, è importante che la società civile, rappresentata da associazioni e cittadini, si faccia sentire, contribuendo a un dibattito pubblico che possa trasformarsi in azione concreta. Solo attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori in gioco sarà possibile avviare un cambiamento reale, che renda la sanità italiana un servizio dignitoso e accessibile a tutti.