Sesso virtuale: un terzo dei giovani ne fa uso, l’allarme degli andrologi

Generazione Z: Sesso virtuale e astinenza tra i giovani

In Italia, un terzo dei ragazzi si limita al sesso virtuale, mentre oltre 1 milione e 600mila giovani tra i 18 e i 35 anni non ha mai avuto rapporti sessuali. Inoltre, circa 220mila coppie stabili della stessa fascia di età dichiarano di essere astinenti. Questi dati allarmano gli andrologi italiani, che vedono riflessi negativi sulle nascite nel Paese e sull’aumento dei problemi di impotenza tra i giovani.

Un’indagine promossa dalla Società italiana di Andrologia (Sia) ha coinvolto l’Esercito italiano, la Croce Rossa Italiana (Cri) e l’Università Iulm di Milano. Il questionario ha esplorato i cambiamenti delle abitudini sessuali dopo la pandemia, la virtualizzazione dei rapporti di coppia e lo stato attuale della prevenzione andrologica. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza dei giovani attraverso materiali e spot pubblicati sui social e sul sito della Sia.

I risultati preliminari mostrano che la sessualità nella Generazione Z è complicata e contraddittoria. I giovani sotto i 35 anni sembrano distaccarsi sempre di più dalla componente relazionale e riproduttiva del sesso, il che si riflette nella scarsa soddisfazione nei rapporti reali (50% del campione) e nel ricorso al sesso virtuale (un ragazzo su tre). Questa tendenza alimenta la denatalità e ha ripercussioni sulla società stessa, poiché la sessualità è mediata dai social e da Internet, con una mancanza di contatto fisico. Ciò comporta anche un aumento dei disturbi sessuali.

La pandemia ha esacerbato le problematiche dei giovani, che lamentano disfunzioni erettili legate alla virtualizzazione dei rapporti, all’eccesso di pornografia e di autoerotismo. Molti giovani cercano informazioni online sui loro problemi anziché rivolgersi a uno specialista. Nonostante il 68% sappia chi è l’andrologo e il 58% ritenga importante fare visite preventive, il 74% dei giovani non ha mai fatto una visita andrologica e l’83,9% non effettua controlli regolari.

Oltre al sesso virtuale, al porno e all’autoerotismo, preoccupa anche l’astinenza sessuale sempre più diffusa tra i giovani. Si stima che oltre 1,6 milioni di giovani tra i 18 e i 35 anni non abbiano mai fatto sesso e che circa 220mila coppie stabili abbiano rinunciato o quasi al sesso. Questo scenario rende difficile immaginare un miglioramento della natalità futura in Italia, già ai minimi storici.

C’è anche un forte divario nella conoscenza delle malattie a trasmissione sessuale tra ciò che i giovani vorrebbero fare e ciò che effettivamente fanno. Solo l’8% ha parlato di queste malattie con un medico o in famiglia, mentre il 70% ha cercato informazioni online o le ha ricevute a scuola o all’università. La comunicazione con il partner è carente, con solo l’8,1% dei maschi che parla apertamente di malattie a trasmissione sessuale. Tuttavia, il 38,1% dei partner dichiara di voler parlare con il maschio in caso di dubbi.

L’indagine evidenzia l’importanza di campagne di informazione e sensibilizzazione sulla salute sessuale maschile per la Generazione Z. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza sull’importanza della prevenzione andrologica per una vita sessuale sana e soddisfacente.