Sequestro di oltre 2,5 milioni per frode sui bonus facciate

Guardia di finanza foto generica davanti a computer

I Finanzieri del Comando Provinciale di Lodi hanno condotto un’inchiesta su sei persone e altrettante società nelle province di Lodi, Milano, Como e Pavia. Come risultato, è stato eseguito un sequestro preventivo di oltre 2,5 milioni di euro, derivanti da falsi crediti d’imposta per lavori di ristrutturazione di facciate di edifici mai eseguiti.

Frode basata su falsi crediti d’imposta

Le indagini hanno rivelato un sistema di frode che coinvolgeva la creazione di falsi crediti d’imposta legati ai bonus fiscali previsti per i lavori di ristrutturazione. Le comunicazioni false venivano inviate all’Agenzia delle Entrate tramite la “Piattaforma Cessione Crediti”, riguardo alla compravendita di crediti fiscali generati da lavori edilizi mai effettuati.

Monetizzazione dei crediti fittizi

I sei indagati monetizzavano i crediti fittizi attraverso società da loro gestite. Sono stati accusati di truffa ai danni dello Stato, emissione di fatture per operazioni inesistenti, indebita compensazione e autoriciclaggio. Il pm ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza per oltre 2.578.000 euro.

Sequestro di crediti d’imposta e beni

I Finanzieri hanno sequestrato falsi crediti d’imposta per oltre 1.744.000 euro, che erano presenti nei cassetti fiscali dei sei coinvolti. Inoltre, sono stati sequestrati due proprietà immobiliari nel Milanese e disponibilità finanziarie su rapporti bancari. Il sequestro è stato convalidato dal gip.