Il miele di Macerata ha radici profonde nella storia e nella tradizione delle Marche. La produzione di miele in questa regione risale a tempi antichissimi, con documenti storici che attestano l’importanza dell’apicoltura già in epoca romana. Le antiche popolazioni locali riconoscevano il valore del miele non solo come alimento, ma anche come medicina naturale e conservante.
La Strada del Miele di Macerata rappresenta una novità entusiasmante per chi ama il turismo sostenibile e desidera esplorare le bellezze delle Marche attraverso l’apiturismo. Iniziata dal Consorzio Apicoltori di Macerata, questa iniziativa coinvolge cinque pittoreschi comuni dell’associazione Le Città del Miele.
Questo progetto propone una serie di itinerari diversificati che permettono di immergersi nei meravigliosi paesaggi marchigiani, che variano dalle colline ai monti, passando per parchi naturali e borghi storici. I percorsi, descritti dettagliatamente sul sito ufficiale, sono pensati per attrarre una vasta gamma di visitatori con interessi differenti.
Lungo la Strada del Miele, i visitatori possono godere di percorsi tematici che includono arte, cultura, storia, religione, natura e trekking. Sono disponibili anche itinerari per auto, camper, moto e biciclette, con varie durate e difficoltà. Durante il percorso, è possibile scoprire la ricca varietà di mieli locali, dal millefiori all’acacia, fino al girasole e al castagno.
Un punto forte dell’itinerario sono le visite agli apiari locali, dove i visitatori possono assistere alla smielatura del miele, imparare a distinguere le diverse tipologie di miele e degustarle con i prodotti tipici della zona. Si possono anche scoprire i segreti della cucina al miele e partecipare a esperienze dedicate al mondo dell’apicoltura.
Matelica, uno dei borghi della Strada del Miele, è famoso per il Verdicchio di Matelica e il Melitites, un antico vino al miele. Il borgo offre un viaggio nel passato con il suo centro storico, il Globo, un orologio solare unico al mondo, e i murales di Braccano realizzati dagli studenti delle Accademie di Brera, Urbino e Macerata.
Monte Cavallo, il comune più piccolo delle Marche, stupisce con il suo paesaggio montano. Ogni stagione offre colori spettacolari, dal foliage autunnale alle fioriture spontanee. Il Bosco delle Pianotte è perfetto per escursioni nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Montelupone, con il suo centro storico ricco di palazzi nobiliari e viuzze che conducono a deliziose piazzette, offre una vista mozzafiato sulle colline marchigiane fino all’Adriatico nei giorni più limpidi. A dicembre, Montelupone ospita Mielemente, un mercatino di Natale dedicato al miele.
Urbisaglia ospita un Parco Archeologico di grande importanza nazionale, dove è possibile vedere i resti della dominazione romana nelle Marche. La città è dominata da una Rocca medievale che offre una vista panoramica sull’antico borgo con i suoi palazzi, logge e chiese.
Valfornace, situata al confine con l’Umbria, è la porta ideale per esplorare il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Questo borgo conserva la sua autenticità nei caffè corretti con liquore all’anice e nei tessuti lavorati al telaio secondo l’antica tecnica dei liccetti.
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