Crespi d’Adda: Un tesoro storico da scoprire
Crespi d’Adda, un incantevole villaggio operaio situato nella provincia di Bergamo, continua a incantare i visitatori nel 2025. Riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 1995, questo borgo è rimasto quasi intatto dalla sua fondazione nel 1876, voluta dall’imprenditore Benigno Crespi. La sua ambiziosa visione ha dato vita a un imponente cotonificio, che nel suo periodo di massimo splendore ha accolto fino a quattromila operai e settantamila fusi. Oggi, Crespi d’Adda è uno dei luoghi di turismo industriale più visitati in Italia, attirando appassionati di storia e cultura.
Visite guidate fino al 19 luglio
Fino al 19 luglio, l’associazione Crespi d’Adda offre nuove visite guidate che permettono di esplorare questo straordinario sito. Le visite, disponibili nei weekend e durante le festività , rappresentano un’opportunità imperdibile per immergersi nella vita di un’epoca passata. Il villaggio è caratterizzato da casette uniformi, giardini curati e una vasta fabbrica che si estende su ottantamila metri quadrati. Ogni angolo racconta storie di un tempo in cui il lavoro nei cotonifici era il fulcro della vita quotidiana.
Un viaggio nel tempo
Le visite guidate offrono un’esperienza immersiva, arricchita da tecnologie moderne. Al Centro Visitatori, i turisti possono scoprire un museo multimediale che narra la storia di Crespi attraverso oggetti d’epoca, fotografie d’archivio e video. Questi ultimi sono particolarmente affascinanti, poiché presentano attori che interpretano personaggi storici legati al villaggio. Tra i nuovi volti che si aggiungono al racconto, troviamo Romano Cocchi, un attivista per i diritti dei lavoratori, e Gaetano Moretti, uno degli architetti che hanno plasmato il villaggio. Queste narrazioni viventi offrono una prospettiva unica sulla vita quotidiana nel cotonificio.
Inoltre, grazie alla realtà virtuale, i visitatori possono rivivere un’intera giornata di lavoro tra i telai del cotonificio, un’esperienza che mescola memoria e innovazione. Questo viaggio nel tempo consente di comprendere appieno l’importanza storica e sociale di Crespi d’Adda.
Un patrimonio da scoprire
La centrale idroelettrica, un gioiello di archeologia industriale, è un altro punto di interesse imperdibile. Caratterizzata da decorazioni in stile tardo liberty lombardo e dotata di attrezzature originali, come le turbine in ghisa del 1909, la centrale è ancora operativa e rappresenta un esempio straordinario di ingegneria del passato.
Il punto di partenza delle visite è l’Unesco Visitor Centre, situato nel cuore del villaggio, in un edificio che un tempo ospitava la scuola. Qui, i visitatori possono raccogliere informazioni e iniziare il loro viaggio alla scoperta di un’epoca affascinante.
Un’occasione da non perdere
Giorgio Ravasio, presidente dell’associazione Crespi d’Adda, sottolinea l’importanza di celebrare il trentennale dell’inserimento del villaggio nella World Heritage List. “Crespi d’Adda è un luogo rigenerato grazie alla cultura e alla valorizzazione della sua storia umana e industriale”, afferma Ravasio, evidenziando come questo tema sarà centrale nei percorsi di visita e negli eventi organizzati durante l’anno.
In sintesi, Crespi d’Adda non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Con le sue storie, i suoi personaggi e la sua architettura, il villaggio offre un’affascinante finestra su un passato che continua a influenzare il presente. Non perdere l’occasione di scoprire questo straordinario patrimonio industriale, che fino al 19 luglio 2025 accoglie visitatori desiderosi di esplorare le sue meraviglie.