brolo, il villaggio piemontese che celebra la storia dei gatti, è una meta imperdibile per gli amanti degli animali nel 2025
Sulle sponde del Lago d’Orta, si trova Brolo, un affascinante borgo piemontese che ha catturato il cuore di tutti gli amanti dei gatti. Situato a meno di un’ora da Milano e Torino, questo incantevole paese rappresenta un vero e proprio paradiso per i felini e per chi li adora. Ogni angolo di Brolo racconta storie legate ai nostri amici a quattro zampe, con monumenti, affreschi e opere d’arte che celebrano la loro presenza. Se desiderate una gita fuori porta per scoprire un luogo unico, Brolo è la meta ideale.
La storia di Brolo è ricca di leggende e aneddoti affascinanti. Tutto ebbe inizio il 10 ottobre 1756, quando la comunità decise di separarsi dalla Parrocchia di San Biagio di Nonio. Stanchi di dover attraversare il fiume “Rio veloce” per partecipare alle funzioni religiose, gli abitanti promisero di mantenere e arredare autonomamente la nuova chiesa di Sant’Antonio d’Abate. Nonostante le buone intenzioni, molti a Nonio dubitavano della riuscita dell’impresa, tanto che coniarono un motto: “Quando a Brolo ci sarà la parrocchia, il topo si metterà il mantello”.
Questa frase, che gioca sul tema della caccia ai topi, divenne un simbolo di determinazione per gli abitanti di Brolo. Così, il 27 aprile 1767, la parrocchia venne finalmente istituita, e il motto si aggiornò: “È stata fatta la parrocchia a Brolo ed il ratto ha messo il mantello”. Il giorno seguente, un topo con un mantello fu affisso sulla porta di una delle autorità di Nonio, segnando un trionfo per la comunità. Da quel momento, il gatto divenne il simbolo ufficiale del paese, visibile nei cartelli che segnano l’ingresso e l’uscita da Brolo.
Passeggiando per Brolo, si percepisce un’atmosfera familiare e accogliente, dove i gatti non sono solo rappresentati, ma vivono liberamente tra le strade e le case. I felini sono ovunque: dalle facciate delle abitazioni ai numeri civici, passando per i davanzali e i tetti. La maggior parte di loro è curata dagli abitanti, che li considerano parte integrante della comunità.
Nel 2006, per celebrare questa particolare identità, è stato eretto un piccolo monumento dedicato ai gatti su un’aiuola terrazzata. Ma non è tutto: Brolo vanta anche la “Strescia dal Gat”, una stradina pedonale interamente dedicata ai felini. Tra le opere artistiche, spiccano i “panettoni” in cemento che raffigurano gatti, e i ritratti di artisti famosi come Van Gogh, che ha immortalato un gattino, e il celebre gatto urlante che ricorda l’Urlo di Munch.
Oltre ai gatti, Brolo offre anche altre attrazioni. Le chiese locali, come la già citata Sant’Antonio d’Abate, sono luoghi di grande fascino, così come Villa Tarsis, un palazzo signorile circondato da un ampio giardino all’italiana. Gli amanti della natura possono approfittare della posizione strategica del paese per intraprendere escursioni sul Monte Cregno e sul Monte Pizzo, esplorando i boschi di Cesara e godendo di panorami mozzafiato.