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“Scoperta truffa sulle agevolazioni Covid dalla Guardia di Finanza: i dettagli dell’operazione”
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“Scoperta truffa sulle agevolazioni Covid dalla Guardia di Finanza: i dettagli dell’operazione”

La guardia di finanza ha sequestrato due vaste aree private nell'area metropolitana di Torino dove erano ammassati cumuli di rifiuti abbandonati. Quattro i soggetti denunciati alla Procura di Ivrea per attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Il primo intervento ha riguardato un'area di oltre 50 mila metri quadrati a Settimo Torinese, a ridosso della Torino-Milano. Il proprietario del sito aveva ottenuto l'autorizzazione a stoccare rifiuti fino a 40 mila tonnellate, ma ha poi invaso un'area più estesa rispetto a quella consentita arrivando ad accumulare oltre 260mila tonnellate di spazzatura. I cumuli di macerie, alti sino a 20 metri, sono risultati provenire da demolizioni industriali e lavori di edilizia pubblica, 15 Giugno 2021. ANSA/US/GDF

La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto una truffa sulle agevolazioni Covid destinate al sostegno della ripresa economica delle imprese. Otto persone sono state indagate per aver emesso fatture per operazioni inesistenti, commettendo truffa aggravata, esercizio abusivo di una professione e falsità materiale.

Sono state effettuate decine di perquisizioni e due consulenti del lavoro sono stati sospesi. Il valore dei beni e del denaro sequestrato ammonta a circa un milione di euro.

Le indagini sono state avviate da dicembre 2021 dal nucleo economico-finanziario di Torino e hanno riguardato l’utilizzo corretto dei sostegni alle imprese sotto forma di crediti compensabili o cedibili a terzi. Gli investigatori hanno scoperto che due consulenti del lavoro, anche amministratori di diverse società, hanno utilizzato documentazione falsa per inviare comunicazioni alla piattaforma digitale dell’Agenzia delle entrate. Queste comunicazioni riguardavano contratti di locazione e affitti d’azienda e hanno generato crediti d’imposta ingiustificati. Successivamente, i consulenti hanno ceduto questi crediti a altre imprese compiacenti, che li hanno utilizzati indebitamente per compensare i debiti tributari. Nel periodo tra novembre 2020 e dicembre 2021, sono stati generati oltre un milione di euro di crediti inesistenti, di cui circa la metà sono stati utilizzati dalle imprese acquirenti per importi superiori a 50mila euro.

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