La 51/a riunione della Commissione internazionale per la protezione delle acque Italo-Svizzere (Cipais) ha evidenziato due importanti aspetti riguardanti il Lago Maggiore. Le ricerche condotte dall’Irsa Cnr hanno mostrato che il cambiamento climatico, con la riduzione delle piogge e l’aumento delle temperature, sta causando una minore movimentazione delle acque in profondità, con conseguente perdita di ossigeno sul fondo del lago. Inoltre, si è evidenziata una riduzione dei composti dell’azoto, mentre il valore del fosforo rimane stabile.
Un dato positivo emerso dalla riunione della Cipais riguarda la diminuzione del fenomeno dell’antibiotico resistenza nel Lago Maggiore. Questo fenomeno, che indica la resistenza di un batterio all’azione di un farmaco antimicrobico, è in calo dal 2020 e si è consolidato con la fine della pandemia da Covid-19. Si ipotizza che ciò sia dovuto a un uso più consapevole degli antibiotici nel bacino del lago.
La Cipais è stata istituita nel 1972 con una convenzione tra Svizzera e Italia. Il suo obiettivo è studiare e monitorare la situazione dei laghi (Lugano e Maggiore) e dei corsi d’acqua che attraversano il confine tra i due paesi. Durante la riunione di Orta San Giulio, sono stati analizzati lo stato dei laghi e dei fiumi e sono state presentate le ultime ricerche in materia.
Il Lago Maggiore è il secondo lago più studiato in Europa dopo il Lago di Costanza. Le ricerche condotte dall’Irsa Cnr hanno evidenziato i cambiamenti climatici che stanno influenzando il lago, come la riduzione delle piogge e l’aumento delle temperature. Questi fattori hanno un impatto sulla movimentazione delle acque in profondità e sulla presenza di ossigeno sul fondo del lago.
Il cambiamento climatico sta causando una costante riduzione delle piogge annue, soprattutto in primavera e in autunno, e un aumento delle temperature medie dell’aria e dell’acqua. Questi fattori hanno un impatto sulla quantità di acqua che arriva al Lago Maggiore attraverso i fiumi immissari, riducendo la movimentazione delle acque in profondità e causando una perdita di ossigeno sul fondo del lago.
Le ricerche dell’Irsa Cnr hanno evidenziato una riduzione dei diversi composti dell’azoto nel Lago Maggiore, mentre il valore del fosforo rimane stabile. Questi dati sono importanti per comprendere l’equilibrio ecologico del lago e monitorare eventuali cambiamenti nel tempo.