Scene di caos nelle stazioni italiane a causa dello sciopero dei treni
Oggi, in seguito all’incidente ferroviario in Calabria, è stato proclamato uno sciopero dei treni che ha causato ritardi, cancellazioni e lunghe code di cittadini esasperati. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha commentato la situazione definendola “indegna e inaccettabile”. Ha inoltre sottolineato che gli scioperi di lunga durata hanno conseguenze pesanti sulla vita di molte persone innocenti. Salvini ha dichiarato che farà tutto il possibile per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro, ma ha anche auspicato che i sindacati evitino iniziative irragionevoli.
Salvini ha ribadito che, sebbene sia importante rispettare il sacrosanto diritto alla mobilitazione, non si può permettere che ciò cancelli il diritto di milioni di cittadini di viaggiare. Ha sottolineato che il rispetto per coloro che hanno perso la vita sul lavoro ha impedito un intervento immediato da parte del governo, ma ha anche sottolineato che il diritto alla mobilitazione non può mettere a rischio la vita delle persone.
Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal hanno confermato che l’adesione allo sciopero è stata molto alta, con punte fino al 100% dei dipendenti delle aziende ferroviarie italiane. Questo dimostra che la categoria non è più disposta a mettere a rischio la propria vita a causa del mancato adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali. Le organizzazioni sindacali hanno ringraziato i lavoratori che hanno aderito alla protesta e si sono scusate con le persone che hanno subito disagi a causa dello sciopero. Tuttavia, hanno sottolineato che l’incidente in Calabria, che ha causato la morte di una capotreno, dell’autista del camion e il ferimento di dieci passeggeri, dimostra che lo sciopero era necessario anche nell’interesse di tutti.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto al governo di interrompere le riunioni per definire strategie di privatizzazione del Gruppo FS, che distraggono l’azienda dalla sua missione di garantire la mobilità in condizioni di sicurezza e regolarità di servizio. Hanno inoltre richiesto un incontro con Agenzia Ansfisa e Rfi per accertare le dinamiche dell’incidente e definire un piano di soppressione dei passaggi a livello. Le organizzazioni sindacali hanno avvertito che, in assenza di risposte concrete, saranno costrette a continuare le azioni di protesta già intraprese.
Domani, 1 dicembre, è previsto uno sciopero generale nelle regioni del Mezzogiorno come parte delle mobilitazioni contro la manovra economica 2024 proclamate da Cgil e Uil. I lavoratori di Campania, Puglia, Basilicata e Calabria incroceranno le braccia e scenderanno in piazza. Saranno organizzate manifestazioni a Bari, Catanzaro, Cosenza, Napoli, Potenza e Reggio Calabria. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parteciperà al corteo di Napoli, mentre il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, chiuderà la manifestazione di Bari.