I sindacati di base spostano lo sciopero nel trasporto pubblico al 15 dicembre
I sindacati di base hanno deciso di spostare lo sciopero nel trasporto pubblico, inizialmente previsto per lunedì 27 novembre, al 15 dicembre. Questa decisione è stata presa in risposta alla precettazione da parte del Ministro dei Trasporti, Salvini, che ha ridotto la durata dello sciopero da 24 a 4 ore.
La precettazione di ieri
Il Ministro Salvini ha firmato ieri la lettera di precettazione per ridurre lo sciopero del trasporto pubblico locale. Inizialmente previsto per 24 ore, lo sciopero sarà ora di soli 4 ore, dalle 9 alle 13. Salvini ha sottolineato che il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma ha anche auspicato una maggiore collaborazione tra le aziende e i sindacati per risolvere i contenziosi. Il Ministro è determinato a ridurre al minimo i disagi per i cittadini, considerando che gli scioperi nel settore dei trasporti sono diventati molto frequenti e spesso creano complicazioni all’inizio della settimana lavorativa o prima del weekend.
Le ragioni dei sindacati di base
I sindacati di base hanno spostato lo sciopero al 15 dicembre in risposta alla precettazione del Ministro Salvini. Secondo le sigle sindacali, la decisione del Ministro di ridurre la durata dello sciopero è stata interpretata come un’ingerenza nella libertà di sciopero. In una nota, i sindacati hanno sottolineato che la precettazione non era inaspettata, ma hanno comunque espresso la loro preoccupazione per l’interpretazione che Salvini ha dato all’articolo 8 della legge 146/90, che riguarda le ferie. Nonostante ciò, i sindacati hanno ribadito che il diritto allo sciopero è sacrosanto e che continueranno a lottare per i diritti dei lavoratori nel settore del trasporto pubblico.
In conclusione, i sindacati di base hanno deciso di spostare lo sciopero nel trasporto pubblico al 15 dicembre in risposta alla precettazione del Ministro Salvini. Questa decisione è stata presa per protestare contro la riduzione della durata dello sciopero da 24 a 4 ore. I sindacati hanno espresso preoccupazione per l’interpretazione data dal Ministro all’articolo 8 della legge 146/90, ma hanno ribadito che il diritto allo sciopero è sacrosanto e che continueranno a lottare per i diritti dei lavoratori nel settore del trasporto pubblico.
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