Sciopero Cgil e Uil: la risposta alle politiche del governo
Cgil e Uil scendono in piazza per protestare contro la legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali del governo. I sindacati considerano questo un attacco senza precedenti al diritto di sciopero. La manifestazione si tiene a Roma, in piazza del Popolo, e secondo i sindacati vi partecipano circa 60mila persone. I leader sindacali, Maurizio Landini della Cgil e Pierpaolo Bombardieri della Uil, indossano la felpa del proprio sindacato e promettono di continuare la protesta finché il governo non li ascolterà e non otterranno risultati. Nonostante i sindacati parlino di grande partecipazione e alta adesione alla protesta, il vicepremier Matteo Salvini sostiene che solo una “esigua minoranza” stia scioperando.
Le ragioni della mobilitazione e il botta e risposta
I sindacati criticano la legge di Bilancio e chiedono al governo di smettere di fare “cavolate”. Landini parla di “porcherie” contenute nella legge e Bombardieri elenca una serie di problemi, tra cui il peggioramento delle pensioni, l’assenza di risposte sulla sicurezza sul lavoro, il fisco e il no ai condoni. I sindacati confermano il ricorso contro la precettazione e chiedono di non modificare la Costituzione. Nonostante la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affermi che lo sciopero è stato lanciato prima che la manovra fosse pensata, i sindacati ritengono che sia il merito sbagliato.
La mobilitazione continua
Oltre alla manifestazione a Roma, si tengono cortei e manifestazioni in diverse città italiane, come Firenze, Perugia, Ancona e Campobasso. Lo sciopero riguarda i trasporti per 4 ore e il pubblico impiego, la scuola, la sanità e le poste per 8 ore. La mobilitazione proseguirà con scioperi e manifestazioni in altre regioni italiane. Per la Funzione pubblica, l’adesione agli scioperi arriva al 5,5%. La Commissione di garanzia sugli scioperi invia la documentazione sulla decisione relativa allo sciopero di Cgil e Uil alle commissioni Lavoro e Trasporti della Camera. Infine, Bombardieri assicura che Cgil, Uil e Cisl continueranno a lottare insieme su diverse proposte, come il fisco e la sicurezza.