Scioperi del 2023: numeri e contesto
Nel 2023, sono stati proclamati 1419 scioperi, registrando una diminuzione di 99 rispetto all’anno precedente. Tuttavia, sono state revocate 448 agitazioni, rispetto alle 515 del 2022. Questi dati emergono dalla relazione della Commissione di garanzia per gli scioperi, che ha confermato il provvedimento adottato l’8 novembre, richiedendo una rimodulazione dello sciopero generale dei trasporti e di alcuni settori pubblici indetto da Cigl e Uil per il 17 novembre, in occasione della prima delle tre manifestazioni contro la manovra del governo Meloni.
La relazione alle Camere
La relazione 2023 alle Camere, che copre il periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre, fornisce ulteriori dettagli sul contesto degli scioperi. Nel 2021, sono stati proclamati e realizzati sette scioperi nazionali, indetti sia da organizzazioni sindacali firmatarie di CCNL che da organizzazioni sindacali autonome. Nel 2022, la vertenza è proseguita con altri tre scioperi a livello nazionale, che si sono conclusi positivamente con la firma di un documento il 10 maggio. La relazione suggerisce che i rinnovi del CCNL abbiano contribuito alla significativa riduzione dei conflitti, anche se non sono l’unica spiegazione. Nel 2022, la Commissione è intervenuta solo due volte e, grazie a questi interventi, tutti gli scioperi illegittimamente proclamati sono stati revocati o riformulati.
Scontro tra sindacati e governo
Lo sciopero generale dei trasporti e di alcuni settori pubblici indetto da Cigl e Uil per il 17 novembre è stato oggetto di scontro con il ministro della Lega Matteo Salvini. Questo sciopero fa parte di una serie di tre manifestazioni contro la manovra del governo Meloni. La Commissione di garanzia per gli scioperi ha richiesto una rimodulazione dello stop indetto dai due sindacati, confermando il provvedimento adottato l’8 novembre. Il contesto degli scioperi del 2023, con i suoi numeri e le sue dinamiche, fornisce un quadro più ampio per comprendere l’importanza e l’impatto di queste agitazioni sul panorama sociale ed economico del paese.