Scoperto un antico sistema di fortificazioni e gestione delle acque a Tell Muhammad
Un team di ricercatori dell’Università di Catania ha portato alla luce un complesso sistema di fortificazioni e gestione delle acque nella città di Tell Muhammad, situata nei pressi dell’odierna Baghdad. Questa città fu fondata durante l’epoca paleobabilonese, all’inizio dell’età di Hammurabi. Durante gli scavi, è stato rinvenuto un muro di cinta che si estendeva per circa 40 metri e delimitava un canale o un porto fluviale rivolto verso il fiume Tigri.
La scoperta è stata effettuata durante la seconda campagna di scavi della missione archeologica Baghdad Urban Archaeological Project, condotta in collaborazione con lo State Board of Antiquities and Heritage iracheno e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Questa campagna ha confermato le importanti scoperte fatte nel 2022, quando è stata ritrovata una porta monumentale nella cinta muraria di Hammurabi, insieme a magnifici vasi e due edifici risalenti al II millennio avanti Cristo.
Conferenza stampa per presentare i risultati degli scavi
I risultati di questi scavi saranno presentati in una conferenza stampa che si terrà domani presso l’Università di Catania. L’archeologo Nicola Laneri, docente di Archeologia presso l’ateneo, sarà il principale relatore dell’evento. Alla conferenza, intitolata “Sulle tracce di Hammurabi – I risultati degli scavi archeologici a Tell Muhammad”, interverranno anche il rettore Francesco Priolo, la direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici Marina Paino, il direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici Daniele Malfitana e l’ambasciatore italiano in Iraq Maurizio Greganti.
Questa conferenza sarà un’opportunità per approfondire la conoscenza di questa antica città e dei suoi sistemi di fortificazione e gestione delle acque. Gli esperti presenteranno i dettagli delle scoperte fatte durante gli scavi e discuteranno delle implicazioni storiche e culturali di tali ritrovamenti. Sarà anche l’occasione per evidenziare l’importanza della collaborazione internazionale nel campo dell’archeologia e per sottolineare il ruolo dell’Italia nel preservare e valorizzare il patrimonio culturale mondiale.
Questi scavi rappresentano un importante contributo alla nostra comprensione dell’antica civiltà babilonese e delle sue abilità ingegneristiche. La scoperta di questo sistema di fortificazioni e gestione delle acque a Tell Muhammad ci offre una finestra sul passato e ci aiuta a ricostruire la storia di questa antica città.