Martedì 6 febbraio si alzerà il sipario sulla 74ᵃ edizione del Festival della Canzone Italiana, ma la settimana sanremese è ufficialmente iniziata. Seguiamo da vicino le prove degli artisti in gara, con dettagli esclusivi direttamente dal Teatro Ariston.
Fiorella Mannoia si presenta alle prove in completo di velluto, sfoggiando uno stile impeccabile. La sua esibizione, accompagnata da scarpe da ginnastica bianche, è un mix di ballabile e lento, con chiari richiami al repertorio di Battisti e De André. Sul palco spicca un tappeto con la scritta ‘Mariposa’.
Fred De Palma, nel suo brano ‘Il cielo non ci vuole’, cita “Sweet dreams” degli Eurythmics. Con uno stile trap, il ritornello vuole far ballare, ma l’energia non decolla mai completamente.
Alessandra Amoroso si presenta alle prove con un look austero. La sua canzone in gara, ‘Fino a qui’, introduce la melodia della strofa richiamando il classico stile Sanremo degli anni ’90. Il ritornello, lanciato con la chitarra elettrica, ricorda ‘Il mio canto libero’.
Clara porta sul palco il brano ‘Diamanti grezzi’, con un’atmosfera arricchita dagli archi e una voce intensa a terzine. L’esibizione è caratterizzata da un intreccio armonico tra melodia e ritmo, proclamandosi come aspirante regina dell’urban.
Il brano ‘Finiscimi’ di Sangiovanni inizia con un dialogo tra voce e chitarre, poi si sviluppa con l’ingresso dell’orchestra. La batteria elettronica lenta accompagna la seconda parte, creando un arrangiamento pulito e una melodia efficace.
I Bnkr44 esordiscono con ‘Governo punk’, inizialmente rallentati da un problema tecnico. Una volta risolto, esibiscono una gestualità dichiaratamente hip hop, cercando di apparire ribelli e trasgressivi. Tuttavia, l’impressione generale sembra lontana da questa intenzione.
Rose Villain, con i capelli azzurri, inizia l’interpretazione di ‘Click Boom!’ con una certa imprecisione, ma successivamente mostra una fase più aggressiva. Richiami all’indie dolce di Ariete si fondono con un ritmo che cresce progressivamente, creando una canzone dalle molteplici sfaccettature.
Con ‘Tuta gold’, Mahmood conferma il suo stile compositivo, caratterizzato da sfumature vocali e richiami di world music. La base ritmica potente sottolinea una sorta di danza del ventre trap, arricchendo l’esperienza sonora complessiva.
Diodato crea subito un’atmosfera intima con il brano ‘Ti muovi’. Il lento iniziale si trasforma in un ritmo soul, con una crescendo della linea melodica. I ballerini in scena rendono visivamente il caos interiore, mentre la voce di Diodato emerge come una lama che trafigge.
Annalisa conferma il suo status di icona di stile con ‘Sinceramente’. La canzone alterna un ritornello sincopato e dance, rivelando uno speciale finale quasi operistico. Con influenze di Elodie e Prozac+, l’obiettivo è creare un tormentone invincibile.
‘Ma non tutta la vita’ è il brano portato sul palco dai Ricchi e Poveri. Angela Brambati, prima dell’esibizione, fa stretching come una ballerina. La melodia accattivante e retrò si sviluppa in un ritmo latino ballabile, accompagnato da una coreografia dei ballerini.
I Negramaro iniziano con ‘Ricominciamo tutto’, un brano con due anime: parte ballata e poi si trasforma in techno dance. Giuliano Sangiorgi domina il palco con il falsetto, mentre la performance segna il countdown per una storia d’amore che riparte.
Fiorello racconta la sua ospitata da Fazio e anticipa un possibile ospite speciale sabato: “Quest’anno non succede niente. Mi preoccupa questa cosa. L’ospite di sabato potrebbe essere il Codacons”. Scherzi e anticipazioni in vista della kermesse canora.
Amadeus riflette sulla sua sesta conduzione al Festival di Sanremo: “Sono innamorato del Festival, ma credo che come tutte le cose, a un certo punto, debbano terminare. Sono lusingato per l’affetto della Rai e del pubblico,
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