Il giorno di San Valentino 2024 si avvicina, e se avete in mente di celebrare l’occasione con una cena speciale a Milano, ecco 11 ristoranti romantici che potrebbero fare al caso vostro. Dai ristoranti più chic a quelli con vista, dalla cucina italiana a quella etnica, c’è qualcosa per tutti i gusti.
fascino discreto di Cavoli a Merenda si svela nel cuore di Milano, un’esperienza culinaria avvolta dal mistero e dalla magia di un’atmosfera intima. La sua ubicazione segreta, centralissima ma nascosta agli sguardi esterni, offre un rifugio dal frastuono cittadino, rendendolo il luogo ideale per San Valentino 2024.
Un luogo romantico con una vetrata e giardinetto esterno, offre piatti stellati in un’atmosfera rilassante e intima. Perfetto per una cena romantica senza spendere eccessivamente.
Un ristorante stellato che offre eleganza, qualità e innovazione. Atmosfera intima, ideale per una cena di coppia con piatti straordinari.
Con una vista mozzafiato sul Duomo, questo ristorante offre un dehors con struttura in vetro e ferro. Consigliato per impressionare con un panorama spettacolare.
Recentemente riaperto in centro a Milano, offre piatti di alta qualità con vista sulla Galleria e sul Duomo. Ideale per una cena gourmet con una vista unica.
Un ristorante argentino che promette carne, fuoco e passione. Atmosfera romantica ma “passionale”, perfetto per coppie appassionate.
Con una stella Michelin, offre cucina giapponese di alto livello, concentrata su piatti tradizionali e sushi di alta qualità. Perfetto per gli amanti del sushi.
Piccolo ma intimo, è un mix tra ristorante e enoteca con cucina italiana rivisitata in chiave moderna. Ottimo per chi cerca qualcosa di diverso.
Una novità con un ambiente moderno, curato e intimo. Consigliato per coppie fresche e giovani.
In zona Turro, offre piatti dalla carne al pesce con vista sulla Galleria e sul Duomo. Ideale per chi vuole mangiare bene con vista.
Lo Chef Perbellini propone piatti della tradizione veneta in un ambiente elegante. Famoso per la sua millefoglie strepitosa.
