La Procura di Reggio Emilia ha chiesto l’ergastolo per i genitori di Saman, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, nel processo sulla morte della giovane di origine pakistana avvenuta a Novellara la notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021. Inoltre, è stata avanzata una richiesta di condanna a 30 anni per lo zio Danish Hasnain e i cugini Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz.
Le richieste della Procura
La Procura di Reggio Emilia ha concluso le sue richieste di condanna nel processo sulla morte di Saman. La madre della vittima è stata descritta come una donna dalla “lucida malvagità senza uguali”, mentre Saman stessa è stata descritta come una giovane mossa da un “istinto verso la libertà che non trova pace”. La richiesta di ergastolo per i genitori e di 30 anni per lo zio e i cugini sottolinea la gravità del crimine commesso.
Commenti dell’avvocato della parte civile
L’avvocato Barbara Iannuccelli, che rappresenta il fidanzato di Saman nel processo, ha commentato l’importanza di questo momento finale. “Siamo tutti molto emozionati, non pensavamo di arrivare alla fine, quasi non mi sembra vero che arriva il momento della giustizia per Saman”, ha dichiarato. L’avvocato ha sottolineato l’importanza di ottenere giustizia per la giovane vittima e ha espresso fiducia nel lavoro svolto dalla Procura.
Prossimi passi del processo
Martedì sarà la volta delle parti civili di esprimere le loro opinioni nel processo sulla morte di Saman. Dopo le richieste di condanna della Procura, sarà importante ascoltare le parole dei rappresentanti delle parti lesionate. Il processo si avvia verso la sua conclusione, con l’obiettivo di fare luce sulla tragica morte della giovane e garantire che i responsabili siano puniti secondo la legge.