Secondo il 78° Congresso nazionale della Società italiana di pediatria, si sta osservando un aumento del tasso di obesità e sovrappeso tra i bambini stranieri in età scolare e gli adolescenti. Questo tasso è passato dall’1% di dieci anni fa a oltre il 10%, avvicinandosi a quello dei bambini italiani. I bambini stranieri tendono ad assumere le abitudini alimentari dei loro coetanei italiani, seguendo una dieta ricca di zuccheri e grassi.
Un’altra condizione emergente riguarda il diabete mellito giovanile di tipo 1, che ha una prevalenza dieci volte maggiore tra i bambini stranieri rispetto ai coetanei italiani, soprattutto tra coloro che sono nati in altre etnie e sono giunti in Italia dopo la nascita. Questa condizione si manifesta anche in età più precoce rispetto ai bambini italiani.
La pubertà precoce è una condizione frequente tra le bambine adottate all’estero. Questo fenomeno è una diretta conseguenza del rapido mutamento dell’ambiente e delle condizioni di vita, che porta a un’accelerazione dei processi di crescita e sviluppo puberale.
Un aspetto particolare riguarda il deficit di vitamina D, che si osserva spesso anche tra i migranti nati in Italia e allattati al seno, soprattutto se di pelle scura. Questo è dovuto alla tendenza delle madri a non esporre i bambini alla luce solare e a coprirli eccessivamente. È importante attuare una corretta profilassi con vitamina D per prevenire questa carenza.
Studi epidemiologici internazionali hanno dimostrato che i bambini socialmente svantaggiati sono più soggetti a malattie croniche, infezioni, disturbi di crescita, obesità, anemia, carenze nutrizionali, carie dentali e disturbi psicologici, comportamentali e psichiatrici. I bambini di famiglie povere sono particolarmente colpiti da queste patologie.
È importante prestare attenzione alle condizioni emergenti tra i bambini stranieri in Italia, come l’obesità, il diabete mellito giovanile di tipo 1, la pubertà precoce e il deficit di vitamina D. È necessario promuovere una corretta alimentazione e uno stile di vita sano per prevenire queste condizioni e garantire una buona salute ai bambini stranieri.