L’assemblea del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel) ha approvato il documento proposto dalla Commissione d’Informazione sul salario minimo orario. Il testo, approvato a maggioranza, non propone l’introduzione di un salario minimo orario, ma il rafforzamento della contrattazione nazionale collettiva.
Il documento elaborato dalla commissione d’informazione del Cnel è stato approvato con 39 voti a favore e 15 contrari su 54 votanti. Dei 62 presenti, 8 consiglieri non hanno espresso il voto. Cgil, Uil e Usb hanno votato contro, così come i 5 consiglieri di nomina presidenziale.
Il presidente del Cnel, Renato Brunetta, ha sottolineato che il Cnel non è diviso, ma sono i sindacati a esserlo. Ha affermato che quando il sindacato era unitario, il Cnel deliberava unanimemente. Brunetta ha anche evidenziato che Cgil e Uil hanno cambiato idea sulla questione del salario minimo, spaccando l’unità sindacale.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha dichiarato che il Cnel è spaccato e ha accusato la presidente Meloni di tentare di affossare la proposta di salario minimo delle opposizioni. Schlein ha sottolineato che l’esito delle votazioni indebolisce le conclusioni offerte al governo.
Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha criticato la presidente Meloni per non aver affrontato direttamente la questione del salario minimo. Ha inoltre accusato il Cnel di Brunetta di compiere un “delitto perfetto” rinviano la questione alla contrattazione collettiva.
Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Iv alla Camera, ha criticato l’intenzione della maggioranza di chiedere il rinvio in commissione del salario minimo. Ha definito questa decisione una presa in giro e una totale mancanza di rispetto delle opposizioni.
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