Scontri di idee a Milano: Lega e giovani palestinesi si sfidano in piazza
Milano si prepara ad un sabato di manifestazioni contrapposte. Da una parte, la Lega ha indetto una manifestazione a sostegno di Israele, con l’obiettivo di difendere l’Occidente, i diritti, la sicurezza, la pace e la libertà. Dall’altra parte, i giovani palestinesi hanno organizzato un corteo con lo slogan “Palestina libera, fermate il genocidio”.
La manifestazione della Lega si terrà a Largo Cairoli alle 15, mentre contemporaneamente partirà un corteo dei giovani palestinesi da piazza Oberdan a piazza Missori, chiedendo a tutti di unirsi per chiedere giustizia per il popolo palestinese che da oltre 75 anni resiste al colonialismo israeliano.
A Roma, l’appuntamento contro la guerra e a favore della Palestina è alle 14 con un corteo da piazza Vittorio a piazza di Porta San Giovanni. Questa iniziativa è anche una contromanifestazione alle commemorazioni dedicate alle Forze Armate. Parteciperanno studenti universitari di sinistra, membri dell’Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e dell’Università, il Movimento studenti palestinesi in Italia, la Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, diverse associazioni, movimenti, partiti di sinistra e sindacati. La richiesta è quella di fermare l’invio di armi in Ucraina, riconoscere lo Stato Palestinese, porre fine al genocidio a Gaza, revocare l’accordo di cooperazione militare tra Italia e Israele, uscire dalla NATO e ridurre le spese militari per finanziare le spese sociali.
A Firenze, invece, è previsto un corteo per opporsi al progetto del nuovo comando della NATO in città, organizzato dal comitato “No comando Nato né a Firenze né altrove”. La manifestazione partirà da largo De Gasperi alle 14.30 e passerà per diverse strade della città.
Matteo Salvini, vicepremier e segretario della Lega, ha dichiarato che la manifestazione di sabato sarà aperta a tutti, pacifica e con uno sguardo al futuro. Ha sottolineato l’importanza delle libertà, della democrazia, della lotta al terrorismo, all’antisemitismo e al fanatismo islamista. Ha inoltre affermato che le conquiste e i diritti fondamentali dell’Occidente non possono essere messi in discussione e che l’Italia ha il dovere di rimarcare la sua collocazione fra i Paesi democratici e liberi in un momento di gravi tensioni.