Elena Rybakina, tennista kazaka di punta, si trova al centro di un’intricata situazione che ha sollevato non pochi interrogativi. Dopo aver messo fine al suo rapporto con l’allenatore Stefano Vukov lo scorso anno, adesso ha preso la decisione di reintegrarlo nel suo staff, nonostante le polemiche e le voci di abusi psicologici. Questa scelta solleva dubbi non solo per il tempismo, ma anche per le implicazioni legate all’indagine avviata dalla WTA sui comportamenti dell’allenatore. Nonostante Vukov non possa ufficialmente accompagnarla durante i tornei, la decisione della campionessa di tornare sui propri passi è stata accolta con una certa sorpresa dalla comunità sportiva.
Elena Rybakina ha dimostrato negli ultimi anni di essere una delle atlete più promettenti del circuito WTA. Con un palmares che include la storica vittoria a Wimbledon nel 2022 e una finale agli Australian Open nello stesso anno, ha scalato rapidamente le classifiche, raggiungendo la terza posizione nel ranking mondiale. Tuttavia, la stagione del 2024 ha rivelato un’evoluzione contrastante per la kazaka. All’inizio dell’anno ha conquistato tre titoli e ha ottenuto traguardi significativi, come le semifinali a Wimbledon e i quarti del Roland Garros. Tuttavia, la seconda parte dell’anno è stata caratterizzata da difficoltà e un numero impressionante di forfait. La sua prestazione agli US Open, seguita da una partecipazione deludente alle WTA Finals, ha sollevato interrogativi tra esperti e fan riguardo alla stabilità e al supporto che ha ricevuto sul campo.
Il rapporto tra Rybakina e Vukov ha subito un deterioramento negli ultimi mesi. Già durante il Roland Garros si era verificato un acceso scontro pubblico tra i due, che ha segnato un punto di non ritorno per la giovane giocatrice. Dopo l’evento parigino, sono emerse gravi accuse nei confronti di Vukov, con media russi che riportavano testimonianze contenenti dettagli preoccupanti sul comportamento del coach. Secondo quanto emerso, sembra che Rybakina fosse sottoposta a forti pressioni, col risultato di creare un contesto emotivo sfavorevole per la sua carriera. Le parole di esperti e giornalisti sul tema hanno amplificato le preoccupazioni, con i genitori della giocatrice che avrebbero persino esercitato pressione affinché si effettuasse un cambiamento.
Dopo la separazione da Vukov, Rybakina ha trovato un nuovo allenatore in Goran Ivanisevic, noto per il suo passato da giocatore e per il suo ruolo nella carriera di Novak Djokovic. Con Ivanisevic, la tennista kazaka ha iniziato a conquistare nuovamente il suo posto nell’élite del tennis femminile. Tuttavia, il recente annuncio della riconciliazione con Vukov ha colto di sorpresa non solo gli osservatori, ma anche i suoi fan, portando confusione e preoccupazione. In un post sui social, Rybakina ha espresso la sua felicità per la riunione con l’ex allenatore, nonostante il contesto complicato rappresentato dall’indagine WTA ancora in corso.
La situazione ha attirato l’attenzione di diverse personalità del tennis, tra cui Pam Shriver, ex tennista e attuale commentatrice, che ha espresso il proprio dissenso in merito alla scelta di Rybakina. Shriver ha sottolineato l’importanza di proteggere le atlete da comportamenti abusivi e manipolatori, evidenziando il bisogno di trovare un allenatore che rispetti e supporti le giocatrici. Nonostante le critiche, Rybakina sembra determinata a seguire il suo percorso, mentre la WTA continua le indagini su Vukov, che ha già comportato la sua esclusione dagli Australian Open.
La WTA ha confermato che Vukov è attualmente sotto sospensione provvisoria e non potrà partecipare ai tornei fino alla conclusione dell’indagine. Con la tensione che continua ad aumentare, gli sviluppi futuri saranno seguiti con grande attenzione da tutti gli appassionati del tennis.