Roma ha presentato la sua candidatura per ospitare l’Expo 2030, un evento che potrebbe portare importanti cambiamenti nella città. Il progetto di riqualificazione urbana, chiamato ‘Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione’, è stato sviluppato dal Comitato promotore e conta ben 618 pagine. La qualità del progetto è uno dei punti di forza della candidatura di Roma, che ha ricevuto l’approvazione di molti esperti del settore.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha dichiarato: “Vogliamo realizzare un Expo che si concentri sulla rigenerazione urbana. Abbiamo già pianificato il futuro dopo l’evento. A Tor Vergata, vogliamo creare una Cittadella della scienza e della cultura. Abbiamo immaginato l’Expo partendo dal suo risultato finale”.
Se Roma vincerà la candidatura, il progetto prevede la realizzazione di un parco solare urbano di 150.000 metri quadrati, con una capacità di 36 megawatt, in grado di fornire energia a 35.000 famiglie. Questo parco sarà composto da centinaia di “alberi energetici” che si aprono e si chiudono durante il giorno, raccogliendo energia solare e offrendo ombra ai visitatori. Inoltre, ci sarà un edificio chiamato ‘Eco-system 0.0’, che fornirà raffreddamento attraverso l’evaporazione.
Il sito dell’Esposizione sarà diviso in tre aree: la Città, il Boulevard e il Parco. La Città dell’Ovest fungerà da Expo Village e, dopo l’evento, diventerà un campus universitario. Il Boulevard sarà un percorso pedonale che attraverserà tutti i padiglioni nazionali, mentre il Parco a est sarà caratterizzato da una vegetazione rigogliosa. Uno dei padiglioni principali sarà il complesso delle Vele di Calatrava, che ospiterà eventi pubblici e mostrerà la trasformazione di Tor Vergata.
Inoltre, saranno realizzati nuovi collegamenti tra il centro di Roma e il sito espositivo. Ci sarà un “padiglione teaser” a Palazzo Rivaldi, vicino ai Fori Imperiali, che inviterà i visitatori a raggiungere Tor Vergata. Un modo affascinante per farlo sarà attraversare il lungo “corridoio verde” ciclopedonale che collega l’area archeologica centrale della città alla Vela, passando per l’Appia Antica e il Parco degli Acquedotti. Sarà anche possibile raggiungere il sito in metropolitana, grazie al prolungamento della linea C. Inoltre, ci saranno lavori di ristrutturazione sull’anello ferroviario tra Valle Aurelia e Val d’Ala.
La candidatura di Roma per l’Expo 2030 ha un grande impatto economico. Si stima che l’evento avrà un valore complessivo di oltre 50 miliardi di euro, con 30 milioni di visitatori previsti. Inoltre, si prevede che porterà alla creazione di 11.000 nuove aziende a Roma e 300.000 nuovi posti di lavoro, con un effetto economico diretto di 10 miliardi di euro, un effetto indiretto a breve termine di 18,2 miliardi di euro e 5,5 miliardi di investimenti esteri.
In conclusione, la candidatura di Roma per l’Expo 2030 rappresenta un’opportunità unica per la città di trasformare un’area in una Cittadella della scienza e della cultura, promuovendo la rigenerazione urbana e la sostenibilità ambientale.