Dopo una settimana turbolenta segnata dalla caduta del governo di Bashar al-Assad, Damasco ha assistito a un significativo ritorno alla vita quotidiana, con molti alunni che questa mattina hanno ripreso le lezioni. Il contesto politico, reso instabile dagli eventi recenti, ha portato un’aria di attesa e speranza. Gli studenti sono tornati a calcare i corridoi delle loro scuole, seppur con sfide ancora da affrontare. Questo ritorno segna un momento fondamentale per la capitale siriana, riflettendo il desiderio di normalità della popolazione.
La riapertura delle scuole: un passo verso la normalità
Oggi, Damasco ha riaperto le porte delle scuole, una decisione accolta con entusiasmo e una certa apprensione. Raghida Ghosn, madre di tre figli, ha condiviso le sue emozioni con l’Afp: “La scuola ci ha chiesto di mandare gli alunni della scuola secondaria a lezione. I più piccoli ricominceranno tra due giorni.” Questo attestato di determinazione da parte delle autorità scolastiche è una manifestazione del desiderio di riprendere una routine che è stata a lungo interrotta.
Tuttavia, il primo giorno di scuola non è privo di difficoltà. Secondo un dipendente di una scuola statale, il tasso di frequenza non ha superato il 30%, evidenziando come la transizione verso la normalità richiederà tempo. Nonostante questi numeri iniziali non entusiasti, si prevede che gli studenti si presenteranno sempre più numerosi nei prossimi giorni. L’apertura delle università ha visto una presenza limitata di personale amministrativo; molti studenti provengono da altre province e la loro reazione a questa nuova fase sarà fondamentale per il futuro dell’istruzione nel paese.
Una città in ripresa: la vita oltre le aule
Oltre le aule scolastiche, Damasco cerca di recuperare il tempo perduto. I negozi e le attività commerciali hanno ripreso le loro operazioni e i residenti sono tornati alle loro routine lavorative. I venditori ambulanti, simbolo della vita di strada, si sono riappropriati degli spazi pubblici, offrendo beni di prima necessità come taniche di benzina. Questo movimento commerciale è un segnale significativo di resilienza in un contesto di continui cambiamenti.
Sebbene la vita sembri riprendersi, le sfide non mancano. In molte aree della città, l’energia elettrica è un bene prezioso, con alcuni quartieri che restano senza corrente fino a 20 ore al giorno. Questa condizione, comune in tutta la Siria, continua a creare disagi e rende difficile stabilire una quotidianità serena. La popolazione, abituata a fronteggiare situazioni avverse, dimostra una straordinaria capacità di adattamento, ma l’assenza di elettricità e servizi basilari rimane un ostacolo da superare.
In questo contesto di cambiamenti e ripartenze, l’atteggiamento resiliente dei cittadini di Damasco emerge come una nota positiva. La voglia di tornare alla normalità è palpabile e molte famiglie sperano che questo segno di ripresa possa finalmente segnare l’inizio di una nuova era per tutti, malgrado gli ostacoli che ancora persistono.