Risultati ottenuti con volontà: fermi per corruzione ed estorsione a Caivano

Operazione dei carabinieri tra Caivano (Napoli), San Marcellino (Caserta), Aversa (Caserta) e altri luoghi: i militari del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna stanno dando esecuzione a un decreto di fermo, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di nove indagati. Sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, corruzione ed altro aggravati dalla finalità mafiose. Coinvolti anche alcuni esponenti della precedente amministrazione del Comune di Caivano.

Sopralluogo di Mantovano al Delphinia

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha effettuato un sopralluogo al Centro sportivo Delphinia, oggetto di un’operazione di bonifica e riqualificazione. Mantovano ha sottolineato l’importanza della determinazione politica e della collaborazione di tutte le istituzioni per ottenere risultati concreti in tempi ridotti. Durante l’operazione, il Genio Militare dell’Esercito ha movimentato oltre 300 metri cubi di materiale su un’area di oltre 50mila metri quadrati. Mantovano ha anche evidenziato l’importanza della qualità della bonifica, facendo riferimento a un alimentatore di acqua trovato aperto durante i lavori, che ha causato infiltrazioni nel terreno e danni alle strutture portanti. L’operazione di bonifica del Centro ha coinvolto 168 ore di lavoro complessivo, con 810 unità impiegate e l’utilizzo di 45 mezzi e attrezzature.

I nomi coinvolti

Tra i destinatari dei provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Napoli e notificati dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna ci sono l’ex assessore comunale di Caivano Carmine Peluso, l’ex consigliere comunale Giovanbattista Alibrico, l’esponente politico Armando Falco, il tecnico comunale Martino Pezzella e il dirigente comunale Vincenzo Zampella. Gli altri destinatari sono Raffaele Bervicato, Raffaele Lionelli, Domenico Galdiero e Massimiliano Volpicelli. Alibrico, Falco e Peluso facevano parte della maggioranza della precedente amministrazione comunale di Caivano, che attualmente è retta da un commissario straordinario.

Le contestazioni della Procura

La Procura di Napoli e i carabinieri contestano agli amministratori pubblici di Caivano di aver fornito appoggio all’organizzazione malavitosa guidata da Antonio Angelino, elemento di spicco del clan Sautto-Ciccarelli di Caivano e capo del gruppo Gallo-Angelino. Gli amministratori interagivano con Angelino per fornirgli informazioni sui lavori pubblici assegnati alle imprese e per gestirne l’aggiudicazione a imprenditori vicini al clan. Secondo le indagini, erano gli imprenditori stessi a versare mazzette sia agli amministratori, sia al clan. In particolare, Zampella, nella sua veste di dirigente del settimo settore lavori pubblici del comune di Caivano, firmava le determine di affidamento.

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