Nella notte dell’Epifania, una lite tra giovani brianzoli e cittadini italiani di origine magrebina e tunisini si è trasformata in una rissa a Monza, in via Bergamo. I militari del nucleo radiomobile dei carabinieri di Monza sono intervenuti per separare i gruppi e hanno denunciato sette ragazzi e ragazze, di cui una trovata in possesso di un coltello, che è stato sequestrato.
Daspo Willy per prevenire disordini futuri
Il questore di Monza e della Brianza, Salvatore Barilaro, ha attivato la divisione anticrimine della questura per avviare l’istruttoria finalizzata all’emissione del provvedimento amministrativo di Divieto di accesso ai locali pubblici, noto come ‘Daspo Willy’. Questo provvedimento è volto a prevenire ulteriori disordini e comportamenti antisociali da parte dei giovani coinvolti nella rissa.
Provvedimenti adottati:
- Dacur di Tre Anni: Per una diciannovenne italiana di origini tunisine, trovata in possesso del coltello, con precedenti reati contro la persona, il patrimonio e stupefacenti.
- Dacur di Un Anno e Sei Mesi: Per un diciottenne tunisino residente in provincia di Varese, già sanzionato in passato per uso personale di sostanza stupefacente.
- Dacur di Un Anno e Sei Mesi: Per un diciottenne italiano di Vimercate, con precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente.
- Dacur di Un Anno: Per un diciannovenne di Vimercate, con precedenti per uso personale di stupefacente, fratello del giovane che ha riportato lesioni durante la rissa.
Limitazioni dell’accesso
I giovani, soggetti ai Daspo, sono vietati di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze di un esercizio commerciale specifico e nei locali pubblici della zona movida di Monza. Le restrizioni saranno in vigore per i periodi indicati nei rispettivi Daspo e in caso di violazione potranno comportare pene di reclusione da uno a tre anni e multe da 10.000 a 24.000 euro, in base al decreto Caivano adottato a settembre per contrastare il disagio giovanile e la criminalità minorile.