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Risposta Usa alla Russia: Impatto del Trattato sulle Forze Convenzionali in Europa sulla Guerra Ucraina

Gli Stati Uniti hanno annunciato la sospensione di tutti gli obblighi previsti dal Trattato sulle forze convenzionali in Europa (Cfe) a partire dal 7 dicembre. La decisione è stata presa in seguito al ritiro della Russia dal Trattato e alla sua continua guerra di aggressione contro l’Ucraina, un altro Paese firmatario. Questi eventi hanno radicalmente cambiato le circostanze essenziali che richiedevano il rispetto del Trattato da parte degli altri Paesi.

La sospensione degli obblighi del Cfe è stata presa in stretta consultazione e coordinamento con gli alleati della NATO, molti dei quali sono anche parte del Trattato. Alcuni partner del Cfe che non fanno parte della NATO sostengono anche questa decisione in risposta alle azioni di Mosca.

Gli Stati Uniti e i loro alleati condividono l’opinione che non sia accettabile che gli USA e i Paesi della NATO siano ancora vincolati dal Cfe mentre la Russia, con le sue forze armate presenti in Europa, continua la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. La sospensione degli obblighi del Cfe rafforzerà la deterrenza e le capacità di difesa dell’Alleanza, rimuovendo le restrizioni che influenzano la pianificazione, il dispiegamento e le esercitazioni militari, restrizioni che non vincolano più la Russia dopo il suo ritiro dal Trattato.

Gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO, insieme ai partner responsabili, rimangono impegnati nel controllo effettivo delle armi convenzionali come elemento critico per la sicurezza euroatlantica. Continueranno a perseguire misure volte a rafforzare la stabilità e la sicurezza in Europa, riducendo il rischio di malintesi, evitando conflitti e costruendo fiducia.

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