Se l’indagine condotta dalla procura federale dovesse accertare la violazione dell’art. 24 del Codice di giustizia sportiva, i giocatori coinvolti rischiano una squalifica non inferiore ai tre anni, che potrebbe arrivare fino alla radiazione.
In caso di colpevolezza accertata, i giocatori possono optare per il patteggiamento. Il Codice di giustizia sportiva prevede due possibilità: una riduzione del 50% della pena se il patteggiamento avviene prima della chiusura dell’indagine, oppure uno sconto di un terzo della pena se l’accordo viene raggiunto dopo il deferimento, ma prima dell’inizio del processo.
Una terza strategia possibile per gli accusati è quella della “collaborazione”. Se forniscono informazioni utili per comprendere l’origine degli illeciti, lo sconto sulla pena potrebbe essere superiore al 50%. La decisione spetta al Tribunale federale nazionale.
La squalifica, una volta comminata, si applica a tutte le competizioni nazionali e internazionali.
I club non subiscono conseguenze, a meno che non vi siano prove della loro conoscenza delle scommesse. Anche i compagni di squadra che non denunciano possono essere puniti secondo le norme sportive.
Dal punto di vista penale, i calciatori coinvolti, non essendo considerati organizzatori delle scommesse, potrebbero patteggiare o pagare un’ammenda.