Il Vice Ministro alle Infrastrutture chiede una riforma per sfruttare la posizione strategica dell’Italia nel Mediterraneo
Il Vice Ministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, ha dichiarato durante il convegno ‘Noi, il Mediterraneo’ a Palermo, che il Parlamento deve approvare un provvedimento che consenta all’Italia di sfruttare al meglio la sua posizione strategica nel Mediterraneo. Rixi ha sottolineato l’importanza di semplificare le norme e creare un ente centrale per coordinare gli investimenti nei porti italiani. Il Vice Ministro ha affermato: “Noi stiamo chiedendo al parlamento di avere un provvedimento, e quindi di avere anche una delega come Governo, per fare una riforma che consenta al nostro Paese di sfruttare meglio la sua posizione strategica all’interno del Mediterraneo. Quello che ci attendiamo nelle prossime settimane è che venga elaborata questa delega e poi ci diamo tempo un anno per sviluppare questa proposta che deve vedere una maggiore capacità dei nostri scali sia di avere delle semplificazioni dal punto di vista normativo ma anche di creare a livello centrale un ente che possa aiutarli a coordinare gli investimenti”.
Il nuovo Marebonus per incentivare il trasporto marittimo di merci
Il nuovo Marebonus, chiamato Sea Modal Shift, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A partire dal 6 dicembre, sarà disponibile una piattaforma informatica che permetterà agli autotrasportatori di accedere a un finanziamento di 42 milioni di euro per incentivare il trasporto marittimo di merci. Questa misura, che ha una dotazione totale di circa 83 milioni di euro per il periodo 2023-2026, destinerà circa 42 milioni di euro per l’annualità 2023-2024.
Il ponte sullo Stretto di Messina e l’importanza strategica della Sicilia
Il Vice Ministro Rixi ha sottolineato l’importanza del ponte sullo Stretto di Messina per trasformare la Sicilia in un grande hub nel Mediterraneo e semplificare la logistica dei porti siciliani. Ha evidenziato l’interesse dei mercati internazionali per questa area, che va dal Sud est asiatico agli Stati Uniti. Rixi ha dichiarato: “Il ponte sullo Stretto farà diventare la Sicilia un grande hub nel Mediterraneo e semplificherà di molto la catena logistica dei porti siciliani. E’ evidente che è uno sforzo progettuale non indifferente, che ha aperto un nuovo faro sul Mediterraneo: dal Sud est asiatico agli Stati Uniti c’è un’attenzione dei mercati importante su quest’area. Dobbiamo però strutturarci in modo da reggere, perché se si gioca in serie A, lo si fa con le regole della serie A”. Ha inoltre sottolineato l’importanza di avviare i lavori il prima possibile per evitare che un cambio di governo possa fermare l’opera.
La necessità di una strategia nazionale per le infrastrutture
Rixi ha evidenziato che la Sicilia è stata trascurata per molto tempo perché non era considerata strategica dai governi precedenti. Tuttavia, ha sottolineato che il nuovo governo ha una visione più ampia e sta investendo 11,6 miliardi di euro per collegare la Sicilia alla terraferma. Ha affermato: “Il problema della Sicilia è che è stata lasciata così per tanto tempo perché i governi precedenti non la ritenevano strategica. Oggi cambia il paradigma perché quando un governo decide di investire 11,6 miliardi in un’opera che collega la Sicilia alla terraferma, vuol dire avere anche una visione su una completa infrastrutturazione dell’isola”. Ha inoltre sottolineato l’importanza di avere una strategia nazionale per le infrastrutture e di perseguire gli obiettivi in modo coerente. Ha concluso affermando che il governo attuale è coeso e sta lavorando per attrarre grandi investimenti nel Paese, fornendo regole certe e durature nel tempo.