La legge-delega sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, attesa da 25 anni, sembra non trovare spazio nelle prime bozze della legge di bilancio. Cristiano Gori, coordinatore del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, esprime delusione per l’assenza di risorse necessarie per la costruzione di un welfare migliore per i quasi 4 milioni di anziani e le loro famiglie. La riforma, che coinvolge circa 10 milioni di persone, mira a tenere insieme politiche di prevenzione e promozione del benessere degli anziani e a rivoluzionare la presa in carico nella fase di non autosufficienza. Nonostante le proposte dettagliate delle associazioni del Patto, sembra che si stia cercando faticosamente un mini-gruzzolo da 150 milioni, molto lontano dalle richieste e dalle esigenze della riforma. Inoltre, i decreti attuativi sono ancora in alto mare, senza tavoli di confronto con le associazioni. Il Patto promuoverà un dibattito a Roma il 24 ottobre per condividere proposte e azioni volte a riportare la riforma sul tavolo del Governo. Le richieste del Patto riguardano l’assistenza domiciliare, i servizi residenziali e i trasferimenti monetari, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi per gli anziani non autosufficienti.
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