Secondo l’ultima bozza della Manovra 2024, la possibilità di pensione anticipata torna a quota 103, con 62 anni di età e 41 di contributi. Tuttavia, l’assegno sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo. Questa novità riguarda le pensioni nel settore privato e pubblico.
Allungati i tempi per le finestre di uscita
La Manovra 2024 prevede anche un allungamento dei tempi per le finestre di uscita. Per i lavoratori privati, la finestra di uscita sarà di 7 mesi, mentre per i dipendenti pubblici sarà di 9 mesi. Questo significa che i lavoratori dovranno attendere un periodo più lungo prima di poter accedere alla pensione anticipata.
Limata la rivalutazione delle pensioni
Inoltre, il governo ha deciso di limare la rivalutazione delle pensioni pari o inferiori a 5 volte il minimo. Secondo la bozza della Manovra 2024, gli assegni fino a 2.627 euro lordi saranno indicizzati al costo della vita per l’85%, anziché il 90% come inizialmente previsto. Questa modifica potrebbe avere un impatto sulla rivalutazione delle pensioni per alcuni beneficiari.
Assegno mensile limitato a quattro volte il trattamento minimo
Indipendentemente dalle modifiche apportate, la bozza della Manovra 2024 specifica che l’assegno mensile riconosciuto non potrà essere maggiore di quattro volte il trattamento minimo previsto dalla legislazione vigente. Questo limite è stato stabilito per garantire una certa equità nel sistema pensionistico.
Novità in materia di pensioni
La bozza della Manovra 2024 introduce diverse novità in materia di pensioni. Oltre al ritorno della possibilità di pensione anticipata a quota 103, vengono allungati i tempi per le finestre di uscita. Inoltre, viene limata la rivalutazione delle pensioni pari o inferiori a 5 volte il minimo. Queste modifiche potrebbero avere un impatto significativo sulle pensioni dei lavoratori.
Calcolo dell’assegno secondo il sistema contributivo
Un’altra importante novità riguarda il calcolo dell’assegno pensionistico. Con il ritorno della possibilità di pensione anticipata a quota 103, l’assegno sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo. Questo significa che l’importo dell’assegno sarà determinato in base ai contributi versati durante la carriera lavorativa.