Dopo giorni di ansia e disagi, la maggior parte dei turisti italiani bloccati a Madeira ha fatto ritorno in Italia. Il volo della Wizz Air, cancellato a causa del maltempo il 15 agosto, ha lasciato quasi 200 persone intrappolate sull’isola portoghese. Sebbene un volo di emergenza sia stato organizzato per riportare i turisti a casa, non tutti sono riusciti a salire a bordo. Secondo le testimonianze, tra 20 e 40 persone sarebbero rimaste a Madeira.
Disagi e incertezze: alcuni turisti restano a Madeira
Nonostante l’intervento della Farnesina, che ha sollecitato un volo di emergenza per evacuare i turisti italiani, alcuni passeggeri non sono riusciti a partire. Secondo la Wizz Air, 30 persone con regolare biglietto non si sono presentate al gate. Di conseguenza, non è stato possibile riassegnare i posti a coloro che erano già in aeroporto, a causa delle rigide tempistiche legate alla sicurezza dell’equipaggio.
Testimonianze dei turisti: tre giorni di disagi
I turisti rientrati hanno raccontato di aver vissuto un’odissea di tre giorni. In mancanza di supporto adeguato, molti hanno dovuto affrontare spese impreviste per alberghi e pasti, arrivando a spendere fino a mille euro. Alcuni hanno dormito sul pavimento dell’aeroporto, esasperati dalla mancanza di informazioni chiare e assistenza da parte della compagnia aerea.
Intervento della farnesina e volo di emergenza
Grazie all’intervento delle autorità italiane, è stato organizzato un volo straordinario che ha consentito a gran parte dei turisti di rientrare a Roma. Tuttavia, i disagi e le difficoltà non sono stati completamente risolti, e diverse persone sono rimaste sull’isola in attesa di ulteriori soluzioni.
L’odissea dei turisti italiani bloccati a Madeira ha sollevato interrogativi sulla gestione delle emergenze aeree. Mentre molti hanno finalmente fatto ritorno, resta l’amarezza per i disagi economici e organizzativi affrontati durante quei giorni di incertezza. La Wizz Air ha dichiarato che la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio rimane la priorità, promettendo di continuare a lavorare per risolvere la situazione.