Richiesta domiciliari respinta per accusata di infanticidio

Una veduta dell'abitazione dove viveva la donna e le immagini di Alice e Mattia Zorzi, 04 novembre 2023. Una donna di 27 anni, di origini indiane e residente fin da bambina a Pedrengo (Bergamo), è stata arrestata oggi dai carabinieri per duplice infanticidio. I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare: la donna è accusata di aver ucciso i suoi due figli, una bambina di 4 mesi morta nel 2021 e un bambino di due anni morto nel 2022. Inizialmente si era pensato a morti per cause naturali, ma il secondo decesso aveva insospettito i carabinieri, che avevano avviato le indagini. ANSA/FILIPPO VENEZIA

Il gip Federico Gaudino ha respinto le richieste della difesa di Monia Bortolotti, arrestata con l’accusa di duplice infanticidio per la morte della figlia Alice di quattro mesi e l’anno dopo del figlio Matteo di due, che chiedeva l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare e gli arresti domiciliari.

Il pericolo di reiterazione del reato

Per il giudice, che ha convalidato l’arresto, sussiste il pericolo di reiterazione del reato. In caso di ulteriore gravidanza, in sostanza, ci sarebbe il rischio – secondo il gip – che la ventisettenne possa compiere di nuovo un infanticidio.

La difesa della donna

Davanti ai carabinieri e anche sui social prima dell’arresto la donna si era sempre difesa, parlando di eventi accidentali all’origine della morte dei suoi due figli.

Il movente dei due infanticidi

Secondo gli inquirenti il movente dei due infanticidi, contenuto nella corposa ordinanza di 200 pagine che ha portato all’arresto, sarebbe da ricondurre “all’incapacità della madre di reggere alla frustrazione del pianto prolungato dei bambini”.

Un sentirsi inadeguata nella gestione dei figli

Non una patologia psichica, secondo l’accusa, ma un sentirsi inadeguata nella gestione dei figli, aspetto che – è emerso – era noto a tutta la famiglia.