L’Italia ottiene l’approvazione della Commissione europea per il nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza dopo quattro mesi di negoziati intensi. Il piano prevede 145 misure nuove o riviste e un finanziamento complessivo di 194,4 miliardi di euro. Questo successo rappresenta un punto importante per il governo italiano nella sua trattativa con l’Europa, che comprende anche il nuovo Patto di stabilità e la sottoscrizione dell’ultima intesa sul Mes.
La data chiave per il nuovo Patto di stabilità è l’8 dicembre, quando si terrà una serie di riunioni tra i ministri finanziari dell’Unione europea. Se non si raggiungerà un compromesso, la decisione passerà al Consiglio europeo di metà dicembre. L’Italia sta cercando il sostegno di altri paesi dell’UE, come la Germania, e la presidenza spagnola dell’Unione europea ha preparato una bozza di regolamento per una riforma del Patto di stabilità, che potrebbe includere la possibilità di considerare gli investimenti prioritari, tra cui quelli nella difesa.
Nella trattativa sulla revisione del Patto di stabilità, c’è anche l’incognita dello scostamento della spesa, ovvero il margine di tolleranza rispetto ai piani di spesa concordati con l’UE. Questo dato è importante per evitare la procedura per debito eccessivo. La questione sarà discussa durante le prossime trattative dei ministri delle Finanze dell’UE.
Oltre al nuovo Patto di stabilità, l’Unione europea sta spingendo per la ratifica delle modifiche al Mes da parte dell’Italia. Anche se non c’è un collegamento formale tra i due dossier, è chiaro che l’UE desidera una soluzione su entrambi i fronti. Il governo italiano e il centrodestra stanno valutando la ratifica del Mes, ma subordinano questa decisione a un accordo sul Patto di stabilità “sostenibile”.
Infine, c’è la questione della revisione del bilancio pluriennale, che vede i paesi del Nord e del Mediterraneo su posizioni diverse. L’Italia ha alleati, come l’Ungheria, ma la situazione è complessa e richiederà ulteriori negoziati.
In conclusione, l’Italia ha ottenuto l’approvazione della Commissione europea per il suo Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma ci sono ancora sfide da affrontare, come il nuovo Patto di stabilità, la ratifica del Mes e la revisione del bilancio pluriennale. I prossimi giorni saranno cruciali per il governo italiano e per l’Unione europea nel trovare soluzioni che soddisfino entrambe le parti.