Il gesso di Canova restaurato e esposto a Forlì
Un capolavoro nascosto
Un’opera d’arte di inestimabile valore, il gesso di Antonio Canova dedicato al Cavaliere Ottavio Trento, è stato restaurato e finalmente esposto al pubblico a Forlì. Questo prezioso pezzo, che si trovava in condizioni precarie e nascosto all’interno del Palazzo del Merenda, è stato reso visibile grazie alla rassegna “Un’Opera al Mese”, ideata per far conoscere i tesori artistici della città. Il sindaco Gian Luca Zattini ha annunciato con orgoglio questa importante novità.
Un patrimonio artistico ampliato
Con l’aggiunta di questa opera, Forlì può vantare tre opere di Canova. Oltre alla celebre Ebe, la città ospita anche una stele funeraria dedicata a Domenico Manzoni presso la chiesa della Santissima Trinità. Il gesso della Stele funeraria di Ottavio Trento, scolpita in marmo dal genio di Possagno tra il 1813 e il 1815, era originariamente situato nell’ex monastero benedettino di San Pietro a Vicenza, dove fu inaugurato nel 1816. Grazie al finanziamento del Comune di Forlì e della regione Emilia-Romagna, per un totale di 22.400 euro, è stato possibile restaurare questa preziosa opera.
Un restauro meticoloso
Il restauro del gesso di Canova è stato affidato ad Augusto Giuffredi, massimo esperto di gessi canoviani. L’opera è stata trasportata nel suo laboratorio a Montecchio Emilia, dove è stato eseguito un lavoro meticoloso per arrestare il degrado e restituire la sua antica bellezza. Grazie a questo intervento, il gesso di Canova può finalmente essere ammirato nella sua interezza e apprezzato per la sua qualità estetica.
Questo restauro non solo ha permesso di preservare un’opera d’arte di inestimabile valore, ma ha anche arricchito il patrimonio artistico di Forlì. Ora i visitatori possono ammirare tre opere di Canova, che rappresentano un importante contributo alla cultura e all’arte della città.