Il futuro di Renato Sanches alla Roma sembra essersi velato di nuvole grigie, con il centrocampista portoghese che ha cancellato ogni traccia della sua breve avventura nella Capitale dai profili social. Una decisione che potrebbe anticipare una separazione imminente e già ampiamente prevista.
In appena diciotto minuti, il cortometraggio di Renato Sanches alla Roma sembra dirsi addio, con la sua immagine sorpresa e corrucciata al momento della sostituzione durante la partita contro il Bologna. Il tentativo di rilancio sembra essersi rivelato un fallimento, e la consapevolezza di ciò si è diffusa a Trigoria.
La parentesi romana di Renato Sanches è stata caratterizzata da problemi, sia fisici che emotivi. Mourinho, il tecnico della Roma, ha espresso perplessità sulla risoluzione dei problemi del giocatore, definendo le sue difficoltà come “cicatrici emotive”. La sua inclinazione a fermarsi per il minimo fastidio muscolare e gli allenamenti a ritmi blandi hanno reso difficile il suo inserimento nella squadra.
L’episodio umiliante di Bologna ha accentuato le tensioni, con Sanches che si è allenato seguendo il proprio ritmo e poi è stato escluso dalla convocazione per la partita contro il Napoli, giustificata dalla società come un virus influenzale. Tuttavia, il giocatore è stato regolarmente a Trigoria nei giorni successivi, alimentando la speculazione sulla sua volontà di abbandonare la squadra. La rimozione delle immagini e delle menzioni della Roma dai suoi profili social sembra confermare questa decisione.
L’addio di Renato Sanches sembra ormai inevitabile, con il benestare di Tiago Pinto, direttore sportivo della Roma, che cerca di alleggerire il monte ingaggi del club secondo le regole Uefa. Il procuratore Jorge Mendes è già al lavoro per trovare una nuova destinazione per il centrocampista, ma la complicazione della sua appartenenza al Paris Saint-Germain potrebbe richiedere un po’ di pazienza.
Con soli 9 povere presenze in 228 minuti, Renato Sanches lascia Roma con il ricordo di una sola notte luminosa, la sua prima da titolare contro l’Empoli, in cui segnò un gol di testa. Un esordio promettente, ma seguito da un oscuro declino caratterizzato da fermate misteriose e prestazioni deludenti.