Re Carlo III e la regina Camilla hanno terminato il loro primo tour ufficiale in Australia, evento di grande rilevanza dopo le recenti notizie sulla salute del monarca. La visita, caratterizzata da un programma ricco di incontri e cerimonie, ha evidenziato non solo l’impegno della monarchia nei confronti del paese, ma anche il dialogo con le comunità al suo interno. L’itinerario ha incluso eventi simbolici e incontri significativi, mostrando come la monarchia britannica stia cercando di adattarsi e interagire con le varie realtà culturali australiane.
Eventi pubblici e celebrazioni a Sidney
La giornata di chiusura del tour ha visto Carlo III partecipare a un barbecue nella periferia di Parramatta, una zona nota per la sua multiculturalità, che ospita comunità cinesi e indiane. Nonostante la tradizionale scarsa popolarità della monarchia tra queste popolazioni, l’evento si è svolto sotto la supervisione di un noto chef del programma MasterChef Australia, contribuendo a creare un’atmosfera di convivialità e accoglienza. Nel pomeriggio, migliaia di cittadini si sono radunati davanti al Teatro dell’Opera di Sidney, cercando di avvicinarsi al re e alla regina, nonostante la calura, armati di ombrelli.
L’attenzione del monarca si è poi spostata su cerimonie ufficiali: insignito del titolo di ammiraglio onorario della Marina australiana, Carlo ha ispezionato una flotta di navi, cui è seguita una cerimonia con bande militari che hanno eseguito l’inno britannico, arricchita da un suggestivo sorvolo di elicotteri militari sul porto. Quali simboli di solidarietà e sostegno alla Marina, questi eventi hanno voluto rafforzare i legami tra Australia e Gran Bretagna.
Incontri significativi e dialogo con le comunità locali
Nel giro della giornata, il monarca ha mostrato particolare attenzione alla salute pubblica visitando l’Australian Melanoma Institute, dove ha interagito con esperti del settore oncologico, affrontando tematiche legate alla salute e alla ricerca scientifica. Questo incontro ha messo in evidenza l’importanza della ricerca e della cura in una nazione colpita da elevati tassi di cancro della pelle, contribuendo a una maggiore consapevolezza sul tema.
Carlo III ha poi visitato il National Indigenous Centre of Excellence, avviando un dialogo con le comunità aborigene. Qui, accolto con una cerimonia tradizionale, il re ha abbracciato un rappresentante della “generazione rubata”, sottolineando l’importanza del riconoscimento della storia e delle sofferenze vissute dagli aborigeni australiani. Questo gesto è stato interpretato come un passo verso una riconciliazione, sebbene le polemiche sull’eredità della colonizzazione britannica restino un tema caldo nel dibattito pubblico australiano.
Il futuro della monarchia e le opinioni degli australiani
Durante il suo soggiorno, Carlo III è stato interpellato su questioni critiche, incluso il tema del cambiamento climatico. Questo intervento, avvenuto davanti al Parlamento di Canberra, ha acceso dibattiti non solo sulla monarchia, ma anche sull’attualità politica australiana. Sebbene il popolo australiano abbia respinto, attraverso un referendum nel 1999, l’idea di diventare una repubblica, il dibattito sulla monarchia rimane acceso. Recenti sondaggi indicano che un terzo degli australiani sarebbe favorevole a rimuovere la monarchia, mentre un altro terzo supporterebbe il suo mantenimento.
Con la conclusione del tour australiano, Carlo III e Camilla si preparano per una visita di cinque giorni alle Isole Samoa, segnalando così un impegno continuo per la monarchia nel rafforzare i legami storici e culturali tra la Gran Bretagna e le sue ex colonie nel Pacifico.