Raygun, la ballerina delle Olimpiadi, minaccia querele per tutelare il suo marchio iconico

Rachael Gunn, alias Raygun, fa scalpore alle Olimpiadi di Parigi 2024 con la sua “danza del canguro” e avvia azioni legali per proteggere i diritti sulla sua coreografia.
Raygun, la ballerina delle Olimpiadi, minaccia querele per tutelare il suo marchio iconico - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Rachael Gunn, conosciuta nel mondo della breakdance come Raygun, ha fatto parlare di sé alle Olimpiadi di Parigi 2024 grazie alla sua originale “danza del canguro”. Questa performance ha suscitato un acceso dibattito, attirando sia adesioni che mordaci critiche. La situazione ha preso una piega inaspettata quando Raygun ha deciso di tutelare i propri diritti, annunciando azioni legali contro chiunque utilizzi la sua coreografia senza autorizzazione. Questo sviluppo segna un cambio di passo nella percezione della breakdance come arte e nel modo in cui i performer possono gestire le proprie creazioni.

L’ingresso della breakdance alle Olimpiadi

Il torneo di breakdance delle Olimpiadi di Parigi è un traguardo importante per questa disciplina, in quanto rappresenta la sua prima presenza ufficiale in un evento olimpico. Con il supporto del Comitato Olimpico Internazionale, la scossa apportata dalla breakdance ha ampliato notevolmente il pubblico di appassionati, portando un mix di spettacolo e controversia. Raygun, emersa come una delle figure più in vista, ha catturato l’attenzione del pubblico, soprattutto per la sua mossa distintiva, la “danza del canguro”. Tuttavia, il trionfo non è stato privo di polemiche: mentre alcuni sostenitori celebravano la sua creatività, i detrattori l’hanno presa di mira con insulti e ironie, sfidando l’atleta a rispondere a tali provocazioni.

Dopo aver assistito alle reazioni contrastanti sul suo stile unico, Raygun ha decisamente cambiato strategia. Con l’intenzione di proteggere il suo lavoro e la sua immagine, ha intrapreso un’azione legale per tutelare il suo “marchio” da chiunque tenti di utilizzarlo senza il suo assenso. Una decisione che segnala l’importanza crescente della proprietà intellettuale nel mondo dello sport e dell’arte, ponendo così interrogativi sulla responsabilità e sulle regole di utilizzo di creazioni artistiche in contesti pubblici.

Il caso del Musical e le azioni legali

L’attrice comica Steph Broadbridge ha subito la prima conseguenza legale in seguito a questa nuova politica. Il progetto in questione, “Raygun: the Musical”, era pensato per celebrare il talento dell’atleta e la sua inconfondibile danza. Dopodiché, lo studio legale di Raygun è intervenuto per fermare le registrazioni e le prove, sottolineando che era necessario proteggere i diritti creativi della ballerina.

In una dichiarazione ufficiale, il team di Born Bred Talent ha evidenziato come questa scelta non fosse motivata da malafede, ma piuttosto dalla necessità di garantire che il lavoro di Raygun venisse rispettato e rappresentato come creato. La decisione di procedere per vie legali suggerisce un approccio serio alla protezione della propria arte, dovuto anche alla crescente popolarità della ballerina e alla potenziale commercializzazione della sua immagine.

La polemica e le scuse pubbliche

La reazione a questa mossa legale non si è fatta attendere. Molti fan e critici hanno espresso la loro disapprovazione per la decisione di Raygun, suggerendo che la cancellazione di uno spettacolo pensato per onorare il suo talento fosse una scelta eccessiva. Sui social media, Steph Broadbridge ha condiviso le sue scuse pubbliche, affermando che il musical era destinato a celebrare la ballerina e il suo straordinario contributo alla cultura pop, non a offendere o approfittare della sua notorietà.

La risposta da parte di Raygun è stata chiara e incisiva, evidenziando che se avesse saputo preventivamente delle intenzioni del progetto, le cose avrebbero potuto essere diverse. La ballerina ha chiarito che non si trattava di una questione di accettare bene o male le imitazioni, ma piuttosto una questione di diritti e modalità di utilizzazione della propria arte. Con questo atteggiamento, Raygun intende porre in evidenza il valore della proprietà intellettuale, un argomento sempre più importante nell’era moderna, specialmente in un campo come quello della danza e dello spettacolo.

Il messaggio è chiaro: il talento deve essere rispettato e il lavoro creativo deve ricevere la protezione che merita, aprendo la strada a discussioni più ampie sul copyright e sulle responsabilità negli ambiti artistici.

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